“Nonostante la richiesta di incontro non abbiamo ricevuto alcuna risposta dalla Regione Lazio sulla Gara Unica Centralizzata Cup, che a nostro avviso contiene clausole di salvaguardia a dir poco ambigue e importi più bassi rispetto all’attuale gestione. Un fatto che potrebbe comportare la perdita di centinaia di posti di lavoro su un totale di quasi 2000 operatori”.
Lo dichiarano in una nota unitaria Mauro Mastropietri della Cgil Fp, Stefania Gunnella della Cisl Fp e Pietro Bardoscia della Uil Fpl di Roma e Lazio.
“Ancora una volta si taglia – continuano i sindacalisti – non capendo che a rimetterci sono solamente i lavoratori ed i cittadini che subiscono una riduzione dei servizi. Una gara che prevede tagli delle ore di lavoro e non dà garanzie né sul riassorbimento di tutti i lavoratori attualmente impiegati nelle varie commesse né sulle eventuali condizioni”.
“I termini stanno scadendo e se la Regione Lazio non ci convocherà entro i primi giorni di settembre – concludono i sindacalisti – dichiareremo lo stato di agitazione di tutto il personale Cup impiegato a Roma e nel Lazio, mettendo in campo le iniziative necessarie alla difesa di questi lavoratori”.