A Gaza, l’offensiva di Israele stringe la morsa attorno agli ospedali, ritenuti strategici per la rete di Hamas. Le autorità di Gaza hanno denunciato l’uccisione di 13 persone e il ferimento di altre decine in un raid israeliano sul complesso del principale ospedale di Gaza, al-Shifa. “Tredici martiri e decine di feriti in un raid israeliano oggi sul complesso di al-Shifa”, nel centro della città di Gaza, ha dichiarato Salama Maarouf, portavoce di Hamas.
Il direttore dell’ospedale Al Shifa ha affermato questa mattina che uno degli edifici è stato colpito e danneggiato da un attacco israeliano. Secondo il direttore l’edificio colpito viene utilizzato per le emergenze mediche e accoglie rifugiati.
A quanto riferisce un corrispondente della Bbc a Gaza, le forze israeliane hanno circondato l’ospedale su quattro lati e si trovano a circa 250 metri di distanza. Le forze israeliane di difesa (Idf) hanno diffuso ieri notte il video dell’interrogatorio di terroristi catturati il 7 ottobre, secondo i quali i leader di Hamas, e forse anche il capo Yahia Sinwar, si nascondono all’ospedale al Shifa.
Le autorità dell’ospedale Shifa di Gaza City hanno iniziato a evacuare il centro medico come riferisce il Wall Street Journal, citando una fonte bene informata. Tra le 50mila e le 60mila persone si sono rifugiate all’interno e intorno all’ospedale, secondo il ministero della Salute gestito da Hamas, citato da Times of Israel. I pazienti sono 2.500.
Nelle ultime ore l’esercito israeliano ha circondato nel complesso tre ospedali a Gaza City e l’ospedale indonesiano nel nord della Striscia. Usando carri armati e veicoli blindati, hanno chiuso un perimetro di circa 100 metri intorno a questi ospedali, dove sono rifugiati migliaia di feriti e di sfollati.
L’esercito israeliano ha ordinato l’evacuazione di questi ospedali, ma, senza garanzie da parte di organizzazioni internazionali come la Croce Rossa, le persone non si assumono il rischio di andarsene sotto i bombardamenti dell’Idf.
Nel corso dei raid di oggi Roaa Haniyeh, nipote del capo dell’ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, sarebbe rimasta uccisa. A riferirne è stata l’emittente Al Jazeera. Nel citarla, Times of Israel afferma che non vengono forniti ulteriori elementi a conferma della notizia.
Secondo la Mezzaluna Rossa palestinese, cecchini israeliani hanno sparato contro l’ospedale di al-Quds uccidendo una persona e ferendone altre 20. Due delle persone ferite versano in gravi condizioni. ”Sono in atto scontri feroci e cecchini dell’occupazione che sparano contro l’ospedale al-Quds, ci sono vittime tra gli sfollati” palestinesi che si rifugiano nella struttura, ha detto la Mezzaluna Rossa.
Usa: “Troppi palestinesi uccisi”
“Troppi palestinesi sono stati uccisi, troppi hanno sofferto nelle ultime settimane” e “vogliamo fare tutto il possibile per evitare danni e aumentare l’assistenza per loro”, motivo per cui “continueremo a parlare con Israele dei passi concreti da fare per questi obiettivi”. Lo ha detto da Nuova Delhi Antony Blinken in dichiarazioni rilanciate dalla Cnn, le più forti del segretario di Stato Usa sulle vittime civili del conflitto tra Israele e Hamas. Blinken ha ribadito l’impegno per “riportare a casa gli ostaggi” trattenuti a Gaza dal 7 ottobre ed evitare l’allargamento del conflitto.
Il segretario di Stato ha lodato Israele per l’annuncio di quotidiane pause umanitarie a Gaza, ma – ha detto – “si può e si deve fare di più per ridurre i danni per i civili palestinesi”. Il segretario di Stato Usa ha riconosciuto che “sono stati fatti progressi” dal suo incontro di venerdì scorso a Tel Aviv con il premier israeliano Benjamin Netanyahu. “Niente sfollamento forzato dei palestinesi da Gaza. No all’uso di Gaza come piattaforma per lanciare attacchi terroristici o di altro tipo contro Israele – ha rimarcato Blinken – Niente riduzione del territorio di Gaza e un impegno alla governance palestinese per Gaza e la Cisgiordania, in modo unificato”. E queste sono, ha precisato, alcune delle “idee presentate” e “condivise da altri”. “Abbiamo piani concreti, cose concrete su cui lavoriamo” per aumentare l’assistenza umanitaria alla popolazione di Gaza, ha assicurato. E in questo momento, ha puntualizzato, si è nella fase di passaggio dall’ “intesa all’attuazione”.
Anp pronta ad assumere responsabilità Striscia di Gaza
Il leader palestinese Mahmoud Abbas ha espresso la disponibilità dell’Anp ad assumere responsabilità nella Striscia di Gaza, nel quadro di una soluzione politica complessiva della questione palestinese che includa i territori della Cisgiordania, Gerusalemme est e della Striscia di Gaza, si legge sul Guardian.
Iran: “Ampliamento guerra inevitabile”
Un ampliamento della portata della guerra a Gaza è inevitabile a causa della crescente “aggressione” israeliana. Lo ha detto il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian al suo omologo del Qatar, Sheikh Mohammed Bin Abdulrahman al-Thani, secondo quanto riferito da Press TV.
Idf uccide membri della Forza Nukhba di Hamas
In una dichiarazione congiunta, l’Idf e il servizio di sicurezza israeliano Shin Bet hanno affermato che le forze di Tel Aviv che operavano nel quartiere di Jabalia, nel nord di Gaza, hanno ucciso membri della forza Nukhba di Hamas che avevano partecipato agli attacchi nel sud di Israele il 7 ottobre.
Tra i morti di Hamas ci sono Ahmed Musa, comandante di una squadra della Forza Nukhba che ha diretto gli attacchi alla base Zikim dell’Idf, al Kibbutz Zikim e alla postazione militare a Iftah, e il comandante sul campo di Hamas Omar Alhandi. Anche Muhammad Kahlot, il capo dell’unità di cecchini del nord di Hamas, è stato ucciso.
La settima brigata corazzata delle Forze di difesa israeliane ha rivendicato inoltre di aver ucciso 30 “terroristi operativi” in un avamposto e un campo di addestramento di Hamas nel nord della Striscia. Nel corso dell’operazione, viene reso noto, sono stati requisiti fucili d’assalto, razzi, mortai, droni, mappe ed equipaggiamenti di comunicazione. Armi e altro materiale sono stati trovati in un raid negli uffici di Muhammad Sinwar, fratello del leader di Hamas nella Striscia, Yahya Sinwar.
Preso avamposto campo profughi Shatti
Militari israeliani in forza alla 401ma Brigata hanno preso il controllo del principale avamposto di Hamas nell’area del campo profughi di Shatti, chiamato “Badar”. Ad annunciarlo è stato un portavoce delle Forze di difesa israeliane: i soldati – ha riferito, secondo quanto riporta Ha’aretz, hanno distrutto il quartier generale militare e le postazioni di lancio. Nella stessa occasione è stato annunciato che nei giorni scorsi i militari hanno preso il controllo di un avamposto di Hamas, dove hanno trovato e distrutto un centro di produzione di armi e siti di lancio. La brigata ha anche attaccato un hotel nella fascia costiera nel nord della Striscia di Gaza, dove erano trincerati 30 terroristi, che usavano l’hotel come base per pianificare attacchi, ha concluso l’Idf.
ll bilancio delle vittime dell’attacco di Hamas
Le autorità israeliane hanno rivisto al ribasso il bilancio delle vittime dell’attacco, sferrato lo scorso 7 ottobre da Hamas. Secondo il ministero degli Esteri sono infatti 1.200, e non 1.400 come riferito in precedenza, le persone che hanno perso la vita nell’attacco.
Fonte: ADNKRONOS.COM