“Il NextGenerationEu rimane lo strumento comune più potente che abbiamo a nostra disposizione.
Ed è per questo che ho chiarito che mentre siamo aperti a discutere di punti limitati e specifici, non dovrebbe esserci una riapertura totale dei piani o un rinvio di impegni chiave“.
Lo ha detto il commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni, parlando al forum di Francoforte sulle relazioni Ue-Usa, organizzato dall’Atlantic Council.
“La combinazione di prezzi energetici elevati, inflazione elevata, stretta monetaria e straordinaria incertezza stanno frenando la crescita – ha detto Gentiloni -. Sia l’Ue che gli Stati Uniti vedranno una crescita positiva per l’anno 2022 nel suo insieme. Ma tutti i segnali indicano un forte rallentamento in atto, tale da non poter più escludere una recessione”. “Per garantire che le nostre economie navighino con successo in queste acque agitate, dobbiamo mantenere politiche fiscali agili e reattive, come durante la pandemia”, ha evidenziato.
“Siamo pronti a cooperare con tutti i governi, incluso quello in arrivo in Italia. Potrei aggiungere il motto latino: pacta sunt servanda”, i patti devono essere rispettati. Così il commissario europeo per l’Economia rispondendo a una domanda sull’Italia durante il forum Ue-Usa organizzato dall’Atlantic Council. Con Roma “abbiamo una cooperazione molto importante sul Recovery e abbiamo le nostre regole comuni” e “quello che chiediamo a tutti gli Stati membri” è “di attenersi ai patti alla base della nostra Unione. E sono fiducioso che sarà così anche per l’Italia. Siamo pronti a cooperare”.
“Il prossimo Consiglio Affari Energia affronterà” non solo il pacchetto sull’energia già varato dalla Commissione ma “anche la questione del price cap sul gas. Sono certo che la discussione avrà delle opinioni diverse ma ho fiducia nel fatto che venerdì si trovino le basi per un accordo finale al Consiglio europeo di ottobre per introdurre un limite ai prezzi del gas”: così Paolo Gentiloni. “Quando ci riferiamo al price cap al gas ci stiamo riferendo certamente a quello che arriva in Europa attraverso gasdotti e certamente non poniamo allo stesso livello” tra i fornitori “la Russia da un lato e la Norvegia, l’Algeria o l’Azerbaigian” dall’altro lato perché “con la Russia abbiamo la duplice intenzione di limitare il prezzo del gas e indebolire la sua macchina da guerra”, ha spiegato Gentiloni aggiungendo: “Dobbiamo evitare di aspettarci che la messa a punto del limite ai prezzi del gas faccia automaticamente scendere i prezzi dell’energia ad una situazione pre-guerra. Sarà un processo graduale ma è molto importante iniziarlo”.