Poco piu’ di5mila persone hanno manifestato questa mattina nel centro di Ateneper contestare il piano di riforme concordato dal premier greco, Alexis Tsipras, con l’Eurogruppo. Nel giorno del voto del Parlamento sul primo piano di riforme urgenti che deve essere approvato entro la mezzanotte, la Grecia si e’ fermata con il primo sciopero nazionale dei dipendenti statali dell’era Tsipras e con lo sciopero parziale della metropolitana di Atene.
Annunaciata anche una serrata delle farmacie contrarie alle ventilate liberalizzazioni.
Su Piazza Syntagma sono schierati agenti in tenuta antisommossa per proteggere il Parlamento, dove e’ in corso il dibattito sul piano di riforme. Il via libera al piano concordato all’Eurogruppo conclusosi lunedi’ mattina e’ necessario per far partire il negoziato per il terzo piano di aiuti chiesto da Atene al fondo Esm.
ll Consiglio dei ministri Ue dell’Economia (Ecofin) potra’ dare il suo via libera al prestito ponte da 7 miliardi utilizzando il meccanismo Efsm subito dopo che il parlamento greco, entro la scadenza di stasera, avra’ approvato il primo pacchetto di riforme come stabilito dai leader dell’Eurozona lunedi’ scorso. Lo ha confermato il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis.