Migliaia di persone sono scese in piazza per protestare contro le nuove misure di austerità presentate dal Governo Greco. Duri scontri tra i manifestanti e le forze di polizia hanno caratterizzato la giornata di ieri con lanci di lacrimogeni per disperdere una folla furiosa che ha scagliato bombe molotov e pietre verso la sede del Parlamento.
Per il premier, Antonis Samaras, il voto di ieri e’stato il test piu’ difficile dal suo insediamento nel giugno scorso.
Si tratta di provvedimenti che comportano tagli della spesa pubblica e interventi per 13,5 miliardi di euro. Cinquecento pagine in cui si annuncia un altro rialzo dell’età pensionabile, tagli agli assegni di anzianità più alti e una riforma per liberalizzare il mercato del lavoro. Il paese è reduce da quattro anni di recessione che ha tagliato del 20% il Pil. Quest’anno l’economia frenerà di un altro 6,5% e le previsioni per il 2013, con l’austerity che autoalimenta la recessione, sono appena state riviste al ribasso a un -4,5%.Lo sciopero è stato indetto dai due principali sindacati, Adedy e Gsee, ed ha interrotto i servizi della pubblica amministrazione, i trasporti pubblici, dagli autobus ai traghetti. Ad esso si sono aggiunti anche tassisti, impiegati di banca, avvocati, insegnanti, personale ospedaliero, farmacisti e commercianti
08 Novembre 2012
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