IQ. 25/03/2013 – Pian piano emergono critiche a Grillo anche da chi lo sosteneva. Visto come l’emblema del cambiamento pochi avevano attaccato i suoi toni e modi di fare pre elettorali, convinti che per il cambiamento del Paese servissero persone come il leader del Movimento 5 Stelle e i grillini stessi.
Lo scontento è venuto già fuori con l’attacco a all’elezione dei presidenti delle Camere.
In un post sul suo blog, Beppe Grillo afferma che Laura Boldrini e Piero Grasso sono “la più moderna manifestazione della partitocrazia”, sostenendo che i due presidenti non sono stati “democraticamente scelti” con votazioni nei loro gruppi, ma nominati da Bersani. E su Grasso è ancora più duro: “E’ l’unico magistrato antimafia che apprezza Berlusconi”.
Dopo questo post però è lo stesso leader del Movimento a definire le polemiche presenti nel suo blog come “merda digitale”.
“Da mesi orde di trolls, di fake, di multinick scrivono con regolarità dai due ai tremila commenti al giorno sul blog. Qualcuno evidentemente li paga per spammare dalla mattina alla sera. Questi schizzi di merda digitali si possono suddividere in alcune grandi categorie: quella degli ‘appellanti’ per la governabilità per il bene del Paese e quella dei ‘divisori’, venuti per separare ciò che per loro è oscenamente unito, che chiedono a Grillo di mollare Casaleggio”.
Ora che Grillo fosse così esagerato nei termini e nei modi era risaputo. Che fosse offensivo e poco tollerante pure. Che non avesse nessuna idea di apertura verso altre forme politiche l’ha ripetuto fino alla nausea.
Quello che inizia a vacillare è la base. Tra chi l’ha votato e chi ne fa parte inizia a serpeggiare un malcontento su un uso poco democratico della Rete stessa.
Non si può elogiare l’utilizzo di Internet per affermare il cambiamento e poi definire “merda” quello che viene scritto.
C’è modo e modo per esprimere le proprie idee e questo è indiscutibile, però è anche vero che se il “capo” sputa parolacce è improbabile che alla base si risponda in maniera differente.
Anche Franco Battiato, suo sostenitore, lo critica e afferma: “E’ chiaro che Grillo sta un pò esagerando. A volte sembra che stia per cedere un minimo ma poi le frasi sono sempre quelle”. “E’ certo – osserva – che la destra italiana è una cosa che non appartiene agli esseri umani”.
La sensazione è che il Movimento non sappia bene cosa fare.
I media, utilizzati a fini elettorali e come sinonimo di libertà e partecipazione sono un’arma a doppio taglio. Se si utilizzano per incentivare la partecipazione democratica non li si può, poi, bloccare laddove vengano espressi pareri che non piacciono.
O tutto o niente. E visto che ormai il tutto è stato usato per la campagna elettorale bisognerà tenerselo anche per il dopo.