IQ. 29/05/2013 – Ammontano a 77.249 milioni di euro le entrate complessive accertate delle amministrazioni comunali per l’esercizio finanziario 2011, il 2,0% in meno rispetto all’anno precedente.
Le entrate correnti crescono dello 0,3%, mentre diminuiscono quelle per l’accensione di prestiti (-15,2%) e quelle in conto capitale (-4,6%).
Le entrate complessive riscosse sono pari a 73.957 milioni di euro, lo 0,3% in meno rispetto all’esercizio precedente. Le entrate correnti si riducono dello 0,9% e quelle in conto capitale dello 0,3%, le entrate per l’accensione di prestiti aumentano del 4,8%.
L’incidenza delle entrate tributarie sulle entrate correnti è pari al 58,1%, in crescita rispetto all’esercizio precedente, quella delle entrate extra-tributarie il 21,8% e quella di contributi e trasferimenti raggiunge il 20,1% (entrambe in diminuzione rispetto al 2010).
Nel 2011 il valore medio pro capite delle entrate correnti accertate è di 968 euro per abitante, 23 euro in più rispetto all’anno precedente.
Il valore delle spese totali impegnate dai comuni è di 77.409 milioni di euro, in calo dell’1,7% rispetto al 2010. Le spese per rimborso di prestiti (+8,7%) e quelle correnti (+0,5%) crescono, mentre diminuiscono le spese in conto capitale (-12,1%).
I pagamenti effettuati (74.571 milioni di euro) aumentano dell’1,1%, risultato dell’azione combinata della crescita delle spese per il rimborso di prestiti (+5,5%) e di quelle correnti (+1,2%) e della riduzione delle spese in conto capitale (-0,9%).
All’interno delle spese correnti, il 51,7% all’acquisto di beni e servizi (50,4% nel 2010), il 29,6% è destinato al personale (era il 30,4% nell’esercizio precedente), mentre il rimanente 18,7% viene assorbito dalle altre spese correnti (quota in riduzione rispetto all’anno precedente).