I bruciori intestinali colpiscono donne, uomini e bambini, e vengono associati quasi sempre alla sindrome dell’intestino irritabile, anche se non sempre hanno questa origine.
I dolori che tale sindrome genera, possono essere passeggeri o persistenti e rappresentano una condizione comune in molte persone che si vedono debilitate da tale situazione cronica o sporadica.
La quota percentuale nella popolazione, di coloro che soffrono di tale malattia è del 10%.
In prevalenza accusano i bruciori le donne, tra loro le più colpite sono quelle nella fascia d’età che va dai 20 ai 50 anni.
Tipologie di dolore percepito
Il tipo di dolore che si percepisce è acuto nella stragrande maggioranza dei casi, ciò che lo contraddistingue è un iniziale fastidio persistente nell’area esterna del corpo, fastidio che si amplifica nell’addome, andando così a generare un vero e proprio male continuo.
L’area può anche gonfiarsi a causa del problema interno, per poi distendersi solo in un secondo momento, passata la fase acuta.
Questa condizione di fastidio veniva spesso messa in correlazione con la colite spastica ed il suo andamento risulta cronicizzarsi con il trascorrere del tempo, sebbene il suo carattere sia fluttuante. In parole semplici il dolore non si presenta a cadenze regolari e può essere influenzato da diversi fattori che ne stravolgono il percorso temporale.
Tra i sintomi correlati che si presentano a chi soffre di colon irritabile, vi sono:
- emicranie
- ansia
- stati depressivi
- costante appesantimento
- fibromialgia
- cistite
- problemi che si manifestano in ambito sessuale.
Forti dolori possono verificarsi sia nella parte destra dell’addome, sia nella parte sinistra.
Il dolore addominale è quel sintomo che va a rapportarsi ad una molteplicità di patologie, anche molto differenti tra loro, e può riferirsi ad ogni area anatomica dell’addome ovvero quella zona che si colloca tra torace e bacino oppure può essere localizzato nella parete addominale.
Se il dolore legato al bruciore si manifesta sul lato superiore destro, può riguardare:
- infiammazioni del duodeno, esempi ne sono le ulcere peptiche
- colite, che si manifesta quando l’irritazione riguarda il colon
- il fegato, che può a sua volta essere interessato da epatiti
- traumi, e se questi riguardano la cistifellea, la causa dipende direttamente da calcoli biliari o da una colecistite.
Invece se il dolore intestinale si manifesta sull’area superiore sinistra la causa può essere:
- una pancreatite
- una patologia collegata alla milza
- un’ esofagite
- una gastrite
- un’ ulcera duodenale
- un’ ulcera gastrica
La durata dei dolori è variabile a seconda della persona, i bruciori possono avere carattere continuativo e quando insorgono causano un malessere persistente.
Talvolta i bruciori continui possono presentarsi di giorno, altre volte di notte, oppure si possono manifestare in entrambi i periodi, rendendo complicata l’esistenza di questi soggetti.
Tali problematiche riguardano donne e uomini, mentre i bambini spesso accusano sintomi come mal di testa e sensazioni collegate al senso di vomito. Non è un caso che molti bambini quando accusano dolori addominali tendono a sporgersi dal finestrino dell’auto.
Talvolta il bruciore si presenta a seguito della defecazione e dopo i pasti, oppure si può manifestare anche a digiuno, come detto all’inizio la sintomatologia è ampia ed i dolori addominali che ne conseguono tendono a manifestarsi in differenti condizioni e in varie persone di età differenti.
Ciclo mestruale e dolori addominali
La sindrome del colon irritabile colpisce come detto anche in precedenza, soprattutto le donne. Il motivo è da rintracciarsi in talune variabili genetiche. Alcuni studi si sono concentrati sul menarca, ovvero sulla comparizione del primo mestruo.
E alcune evidenze scientifiche ci dicono che la donna prima del mestruo tende ad avere bruciori addominali che poi spariscono durante il ciclo, invece altre donne accusano tali dolori (anche molto intensi) proprio durante il mestruo e non prima.
I sintomi che prefigurano un’infiammazione di questo tipo nelle donne sono:
- mal di pancia
- crampi
- stipsi
- diarrea
- ventre gonfio.
In quest’ultimo caso, dopo l’evacuazione il gonfiore tende ad attenuarsi. Va ricordato che tali dolori nella maggioranza dei casi (con alcune eccezioni) si attenuano durante il ciclo.
I dolori non si esprimono in un’ unica area del corpo, possono manifestarsi nella zona del basso ventre oppure nella zona dello stomaco causando bruciori interni.
Molte donne riferiscono che i dolori compaiono anche nella zona posteriore, sulla schiena.
C’è un evidente distanza tra dolore intestinale e dolore di stomaco, i crampi ad esempio spesso sono associati a gonfiore e meteorismo, e questi sintomi sono collegati a loro volta all’intestino irritabile.
Un dolore di stomaco invece può essere causato da altri fattori, ad esempio da un ulcera o da una colecistite.
I bruciori come concausa nervosa
Questo segnale del corpo potrebbe anche dipendere da ansia e stress.
La sindrome del colon irritabile il più delle volte all’origine è causata da un forte stress psichico o dinamiche di tipo emozionale non risolte.
Il nostro intestino è scientificamente considerato un secondo cervello, dato il fitto collegamento tra i due cervelli tramite la rete neurovegetativa, il nervo vago, oltre a numerosi ormoni e neurotrasmettitori.
Riuscire a rasserenare i pensieri e a controllare lo stress aiuta di riflesso anche le funzioni digestive.
Colon irritabile come altre disturbi a carico dell’apparato digerente sono il risultato di una somatizzazione di dinamiche psicoemotive del tutto particolari. Andando a risolvere e trasformare questi blocchi sul piano interiore si potrà ottenere una insperata risoluzione, in maniera definitiva.
Sintomi correlati
Il colon irritabile infatti presenta molti sintomi causati da un’alterazione della motilità oppure della sensibilità viscerale, che potrebbe prendere forma attraverso bruciori ricorrenti.
Altri elementi specifici che possono essere associati a questa situazione di malessere del basso ventre sono:
- la celiachia
- ulteriori intolleranze alimentari
- la diarrea
- un uso eccessivo del peperoncino, per alcune persone anche un uso minimo.
Nel caso fosse evidente il legame con la SCI, si ricorda come questa malattia venga definita funzionale.
Questa definizione si va a riferire ad un funzionamento sbagliato dell’organo coinvolto nella malattia e viene scatenata da una serie di fattori che sono:
- inadeguate abitudini alimentari
- uno stile di vita eccessivamente sedentario
- una predisposizione genetica
- un’emotività esasperata causata da stress pregresso
Se l’intestino è irritabile percepiamo dei bruciori dentro in quanto si vanno a riscontrare alterazioni della motilità intestinale associate a un’alterata percezione di un dolore viscerale. A questo fenomeno doloroso si associa anche un dolore addominale ed un disagio durante la fase di defecazione.
Come bloccare l’infiammazione: il ruolo della prevenzione
Prevenire è meglio che curare, ed in tale ottica ci sono molti modi per evitare l’infiammazione e quindi i bruciori allo stomaco.
Una dieta equilibrata funge da ottima prevenzione nel contrasto di questo genere di irritazione delle mucose.
La dieta è sempre personalizzata in base al quadro clinico e costituzionale della persona, in via generale ci sono degli alimenti da preferire:
- patate (da cuocere in forno)
- cereali integrali macinati (solo in una fase non acuta)
- verdure come zucchine, carote e radicchio
- yogurt con probiotici (se tollerato)
- fiocchi d’avena a colazione o merenda
- kefir
- pasta
- olio di lino che abbia subito una spremitura a freddo.
Un altro accorgimento è quello di mangiare con lentezza, perchè anche i tempi con i quali si consumano i cibi hanno un riscontro interno che può contribuire a generare dolori in un secondo momento.
Se ti stai chiedendo come evitare questi bruciori devi sapere che l’alimentazione adeguata è una parte importante nel contrasto al dolore di stomaco, come lo è evitare stress eccessivi.
Un’ alimentazione amica, ti aiuterà certamente ad evitare l’insorgenza del problema che come visto, può destabilizzare molto il normale andamento della tua giornata.
Anche una dieta in bianco può aiutarti ad evitare un infiammazione intestinale.
Cibi da evitare
Poco sopra abbiamo elencato dei cibi consigliati per prevenire l’insorgenza dei dolori, a seguire ci concentreremo sugli alimenti da evitare per vivere in salute, tra questi si ricorda:
- alcolici
- cibi da fast-food
- carni conservate
- burro e prodotti che lo contengano
- crusca.
Se si sta vivendo la forma acuta di dolore, in assoluto vanno vietati:
- formaggi stagionati
- salumi
- uova
- latticini tutti
Come contrastare questi fastidi
La terapia più efficace per trattare questi dolori, è una terapia preventiva.
Come visto un’adeguata educazione alimentare e uno stile di vita adatto e salutare, contribuisce notevolmente ad evitare che insorga il problema.
All’alimentazione corretta, che preveda l’eliminazione di cibi che siano di stimolo alla formazione di gas (qualora uno dei sintomi sia il meteorismo), va associata una adeguata idratazione e dell’attività fisica costante.
Per taluni sintomi, viene consigliato anche un trattamento farmacologico, ad esempio per contrastare il fastidioso insorgere della diarrea.