Un gruppo di giovani allieve di oboe della Scuola di Musica Sylvestro Ganassi di Roma e la loro insegnante hanno incontrato il pubblico di genitori ed amici presso ‘La Stanza della Musica’ di Via dei Greci a Roma in occasione della presentazione, la scorsa primavera, del testo ‘Suoniamo l’Oboe. Metodo di base in n. 35 lezioni progressive’ delle Edizioni UT Orpheus. Apprezzato in ambito didattico il testo si presenta di agevole utilizzo, caratteristica che lo rende particolarmente idoneo ad incentivare lo studio dell’oboe anche da parte di una più ampia platea di allievi.
Ludovica Scoppola, insegnante di oboe e Paolo Pollastri, co-autori del libro, hanno in quella sede illustrato le motivazioni di base che li hanno condotti ad intraprendere in forma congiunta l’importante percorso editoriale, soprattutto frutto di anni di lavoro con i giovanissimi allievi della JuniOrchestra del settore Education dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, come riportato dallo stesso Pollastri nella Prefazione.
Il testo, illustrato in maniera giocosa da Fabio Vettori e introdotto da Ludovica Scoppola, costituisce un valido riferimento didattico per i giovani allievi musicisti e si presenta corredato da numerose schede tecniche ed esercizi a difficoltà crescenti che ne permettono l’utilizzo anche da parte di studenti adulti. L’attenzione per i risultati ottenuti, che ancora oggi caratterizza il percorso degli allievi della JuniOrchestra ma anche le difficoltà, i dubbi e le domande hanno tracciato nel tempo il percorso degli autori consentendo loro di formulare, sin dall’inizio, una proposta concreta, di sicura utilità perché nata dall’esperienza.
Il libro fornisce inoltre alcune considerazioni tecniche per la non facile scelta delle ance da adattare alle esigenze di ogni allievo principiante, le strategie facilitanti e i consigli d’uso riguardanti il materiale, le dimensioni e il peso dello strumento a fiato che, a differenza di altri non dispone di taglie piccole da destinarsi alla corporatura dei bambini dai sei agli otto anni di età che iniziano lo studio dell’oboe e ai quali bisogna garantire l’armonico sviluppo della colonna.
Gli autori del testo ‘Suoniamo l’Oboe. Metodo di base in 35 lezioni progressive’, Edizioni UT Orpheus
Entrambi gli autori, affermati concertisti e con un’esperienza pregressa di ragguardevole importanza in campo didattico, rappresentano figure di indiscussa professionalità in ambito musicale, in Italia e all’estero. Ludovica Scoppola collabora con il settore Education della Fondazione Accademia di Santa Cecilia come tutor delle sezioni orchestrali ed è Direttore di ensemble strumentali delle compagini della JuniOrchestra. Docente ai Corsi Internazionali di Musica Antica di Urbino è socia fondatrice della Scuola di Musica Sylvestro Ganassi della FIMA (Fondazione Italiana per la Musica Antica). Diplomata in flauto dolce presso la Scuola Civica di Musica di Milano ha inoltre conseguito il diploma in oboe presso il Conservatorio di Musica Campiani di Mantova per poi specializzarsi con Paolo Pollastri e studiare oboe barocco con Paolo Grazzi.
Dottore di ricerca in Pedagogia Sperimentale presso l’Università di Roma La Sapienza con una tesi sull’insegnamento della musica nella scuola italiana, Ludovica Scoppola ha partecipato a convegni nazionali e internazionali di sensibilizzazione e ha pubblicato per Lambert Academic Publishing e per Franco Angeli i volumi “Note di classe” e “Le storie dell’arte”.
Paolo Pollastri è dal 1990 primo oboe solista dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Si è diplomato e in seguito perfezionato all’Accademia Chigiana con Lothar Faber (Diploma d’Onore 1977) e presso il Conservatorio di Bruxelles con P. Dombrecht (Premier Prix in Oboe moderno e barocco 1982).
Nel 2005 ha fondato l’Accademia Barocca di Santa Cecilia, unico gruppo da camera che utilizza strumenti d’epoca all’interno di un’Orchestra stabile con la quale, nella duplice veste di direttore e solista, ha inaugurato i Festival Barocchi di Viterbo, Noto, Ottawa e Montreal partecipando inoltre al Concerto in diretta RAI a Natale 2007 organizzato dal Senato della Repubblica Italiana. Dal 2013, con la collaborazione di Federico Maria Sardelli, l’Accademia Barocca rappresenta una costante delle Stagioni di Musica da Camera di Santa Cecilia.
Il bello di suonare insieme: ascolto e pratica musicale per crescere bene e in salute, tutti!
Nata nel 2006, la JuniOrchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia gode del primato di essere la prima ed unica orchestra costituita da circa 400 strumentisti di età compresa tra i 7 e i 23 anni, suddivisi in gruppi per fasce di età. Diretti dal Maestro Simone Genuini, i giovani allievi della JuniOrchestra vivono la straordinaria esperienza di suonare con gli altri attraverso la non facile né scontata attitudine all’ascolto. Inclusiva in tutti i sensi, la JuniOrchestra rappresenta un esempio virtuoso, anche formativo nella crescita ed esportabile in contesti di vita diversi, di come sia possibile stabilire relazioni interpersonali rispettose delle differenze.
Autore del testo ‘Giochi d’orchestra. Esercizi per suonare insieme’ delle Edizioni Curci, il Maestro Simone Genuini educa i giovani concertisti ad entrare in contatto gli uni con gli altri per condividere un ideale di suono partecipato da tutti e mediato da uno strumento. ‘Giochi d’orchestra. Esercizi per suonare insieme’ è un testo nato dall’esperienza che il M° Genuini ha dedicato agli insegnanti della scuola secondaria di I grado, ai direttori delle orchestre didattiche e a tutti coloro che praticano la musica in gruppo.
Il repertorio sinfonico proposto ai giovani concertisti prevede musiche che spaziano da Rossini a Mozart, Vivaldi, Caijkovski, Bartók, Puccini, Beethoven mentre per l’esecuzione di brani nel repertorio cameristico la JuniOrchestra si avvale della straordinarietà dei professori dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
Impegnata in campo sociale la JuniOrchestra si esibisce secondo un programma annuale ideato per sostenere alcuni progetti solidali rivolti ai bambini ricoverati nell’Ospedale Bambino Gesù di Roma. Apprezzato e sostenuto dalle Istituzioni nazionali, il 3 marzo 2019 l’impegno dei giovani ha ricevuto il plauso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenuto in quell’occasione nella sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica ‘Ennio Morricone’ per assistere ad un concerto a favore dei bambini del polo pediatrico dell’Ospedale Umberto I di Roma.
L’impegno per la diffusione della musica a scopo solidale all’interno degli ospedali pediatrici
Presentato in anteprima, il ricco programma della JuniOrchestra per la prossima stagione testimonia la fervente attività che vedrà coinvolti i bambini del settore Kids e le ragazze e i ragazzi dei settori Teen e Young. Significativo segnalare anticipatamente che il 10 marzo 2024 la JuniOrchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dedicherà un concerto di beneficenza ai bambini ricoverati in ospedale. L’iniziativa in programma, che si svolgerà come da consuetudine nella Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica ‘Ennio Morricone’ di Roma, nasce grazie alla collaborazione attivata dall’Accademia con il reparto di Pediatria d’Urgenza e Terapia Intensiva della Clinica Pediatrica del Policlinico Umberto I.
Tutte le attività della JuniOrchestra si inseriscono nella felicissima iniziativa ‘Tutti a Santa Cecilia’ dedicata alle scuole, alle bambine e ai bambini, ai giovani e alle loro famiglie con l’intento di svolgere un’attività didattica e divulgativa di estrema importanza sociale perché indirizzata, inoltre, a tutti coloro, indipendentemente dall’età anagrafica, che intendono avvicinarsi per la prima volta al mondo della musica.
L’importanza per tutti di crescere ‘in musica’
La formazione alla pratica musicale, da implementare nelle scuole già a partire dalla prima infanzia e poi a seguire da prevedere in tutti gli ordini di studi anche nel corso delle attività extracurricolari, presenta un inestimabile valore educativo e formativo sul piano cognitivo e affettivo e per la crescita e lo sviluppo armonico delle giovani generazioni. La possibilità di studiare le modalità e le peculiarità della percezione, dell’apprendimento e della performance musicale, da non riservare in forma esclusiva alle sole classi agiate della popolazione, deve essere estesa a tutti in forma economica agevolata e socialmente inclusiva al fine di concorrere in maniera positiva allo sviluppo di una personalità dove a prevalere risultano essere l’armonia e l’equilibrio.
La Fondazione Mariani, ad oggi riferimento di eccellenza della comunità scientifica, attua ricerche che mettono in relazione neuroscienze e musica favorendo il dialogo tra scienziati e musicisti a riprova dell’importanza da attribuire alla diffusione della pratica musicale presso i giovani e i giovanissimi che, speriamo, possano crescere di numero. La Fondazione Mariani è sempre in campo con l’organizzazione di periodici congressi ‘The Neurosciences and Music’ realizzati in partnership con i più importanti referenti scientifici internazionali tra i quali la ‘New York Academy of Sciences (NYAS), sotto la cui egida è avvenuto nel 2000 l’esordio sul campo.
Concetto provato e tradizionalmente condiviso da tutto il mondo scientifico, l’ascolto musicale associato alla pratica di uno strumento agisce in senso positivo nel rafforzare l’attenzione, la concentrazione e nel potenziare la componente emozionale attraverso l’attivazione di specifiche aree del cervello. Come anche sottolineato dal Professor Mauro Porta, neurologo responsabile del Centro malattie Extra Piramidali e Sindrome di Tourette presso l’IRCCS Ospedale Galeazzi -Sant’Ambrogio di Milano, la musica è in grado di favorire l’apprendimento attraverso l’aumento delle connessioni neuronali e la stimolazione della corteccia cerebrale.
Ringraziamenti
Ci è gradito rivolgere un sincero ringraziamento a Ludovica Scoppola, Paolo Pollastri e Simone Genuini per la costante attività didattica che da lunghi anni e con elevata professionalità svolgono a favore dei giovani musicisti nelle diverse sedi formative. Ancora un grazie per la contemporanea ed intensa opera divulgativa ed editoriale che rivolgono ai docenti delle scuole, ai musicisti e ai direttori di orchestra con l’obiettivo prioritario di incentivare lo studio della musica, con relativi benefici da estendere a tutti.
Ci auguriamo che un numero crescente di bambini e ragazzi possano a breve interessarsi alla musica e alla pratica di uno strumento per sviluppare la sfera affettiva ed emotiva e contribuire così ad un esteso rinnovamento culturale e relazionale oggi assai necessario.