Si porta a conoscenza della stampa che il Dipartimento Welfare e Enti Caritatevoli della Lega per la Regione Lazio su interesse del Capo Dipartimento Claudio Lozzi è in prima linea a sostegno delle organizzazioni che hanno progettato e messo in campo l’iniziativa del Tour #trucktuttonero: il sindacato CSE FNILT, il sindacato UGL Viabilità e Logistica, l’associazione Willy sicurezza e legalità nel trasporto a.c.f e l’associazione Opera Vita Da Corriere.
Dal 7 al 14 settembre un truck tutto nero percorrerà le autostrade per evidenziare la tragica situazione del sistema di trasporto delle merci in Italia. Un settore vitale per la crescita dell’economia e dello sviluppo. Settore che vive in situazione di anarchia totale unica regola e acquisire clienti effettuando sconti sulla tariffa.
I registi di questa situazione sono le grandi aziende di produzione che hanno un unico obbiettivo: il profitto a qualsiasi costo.
Questo sistema penalizza profondamente la figura del lavoratore autista. Un lavoratore che vive in solitudine il suo lavoro, con professionalità e passione, senza certezza del domani.
Al conducente viene chiesto sempre di più e vengono scaricate su di lui tutte le inefficienze del sistema. Mancano circa 25 mila autisti, è a rischio il sistema dei rifornimenti. Una situazione pesantissima, fra le peggiori dagli ultimi decenni già oggi senza conducenti la situazione rischi letteralmente di precipitare in un Paese dove 80% della merce viaggia su gomma.
La carenza di autisti non è dovuta solo il costo per ottenere la C.q.c, ad allontanare i giovani da questa professione sono le condizioni di lavoro.
Mancano infrastrutture, non esistono aree attrezzate per effettuare il riposo previsto dalla legge, il riposo effettuato sul mezzo non è riposo.
Non vengono pagate tutte le ore di lavoro e da qui la scritta che campeggia sul telone del truck tutto nero, LAVORIAMO 15 ORE E CE NE PAGANO 8 non c’è azienda su tutto il territorio che applica in toto il Ccnl, tutto poggia su accordi personali che portano vantaggi solo alle aziende, danni ai lavoratori, al sistema fiscale e previdenziale del Paese.
Gli autisti vivono con il ricatto occupazionale nonostante la carenza di conducenti. La legge 234/07 va applicata, il regolamento CE n 561/2006 va modificato per migliorare le condizioni dei conducenti.
Il Tour #trucktuttonero è solo una delle tappe presenti nel percorso denominato “progetto trasporto” .
Il progetto ha il compito di offrire soluzioni pratiche e condivise con i lavoratori che siano di immediata realizzazione, un cambio di direzione della categoria a partire dal contratto, un Ccnl “DEI CONDUCENTI”.
La carenza di autisti non la si risolve portando le pensioni a 70 anni.
Riportare la dignità dei lavoratori al centro del progetto.
La necessità di controlli effettuati per prevenire e non perseguire, rende necessaria la collaborazione tra agenti qualificati affiancati dagli ispettorati del lavoro.
Prevenire la tratta dei nuovi schiavi provenienti dai paesi asiatici e filtrati dalle agenzie interinali dei paesi dell’est.
Il riutilizzo di strutture già esistenti (ex fabbriche con parcheggi in abbandono) per creare nuove aree di sosta al di fuori della rete autostradale, potrebbe riqualificare molte aree extraurbane in stato di dissesto fornendo nuove possibilità di assunzione, maggiore facilità nel controllo dei territori da parte delle forze dell’ordine ma soprattutto garantirebbe maggior sicurezza per tutti gli utenti della strada,
Un conducente riposato è un conducente sicuro
A tutti i cittadini vogliamo mostrare l’altra faccia della medaglia, quella nascosta dal luccichio dei mezzi delle grandi flotte che copre lo sfruttamento e la riduzione in schiavitù dei conducenti.
Revisione e ammodernamento del Regolamento Europeo 561/06, ripensandolo tenendo conto delle necessità dei lavoratori e delle lavoratrici addette alla conduzione.
Lavorare sulla Qualità dei dei sevizi per i conducenti, anche e soprattutto all’interno dei luoghi di carico e scarico in cui la committenza continua a non fornire servizi adeguati dopo le indicazioni del Ministro dei Trasporti volte a sensibilizzare sull’importanza di una soluzione al problema.
Il futuro non dobbiamo aspettarlo, va costruito. .
Il tour non è solo denuncia ma proposte per il cambiamento.