La libreria Feltrinelli di Piazza Duomo a Milano ha fatto da cornice ad una nuova presentazione del libro ‘L’insuperabile è imperfetto’, scritto da Franco Esposito ed edito da Absolutely Free Libri, per raccontare le storie virtuose degli atleti paralimpici delle quattro discipline sportive della FISPES (Atletica paralimpica, Calcio amputati, Calcio a 7 per atleti con cerebrolesione e Rugby in carrozzina).
Il libro, realizzato grazie al contributo fondamentale di UniCredit, sta proseguendo con successo il suo ‘giro d’Italia’ andando a toccare città, biblioteche e scuole della penisola per portare avanti il messaggio dello sport quale sinonimo di collante sociale e supporto attivo per le persone con disabilità.
Le storie, scritte dagli atleti stessi all’interno della rubrica #linsuperabileèimperfetto che popola i social media federali Facebook e Instagram dal 2017, sono state raccolte nel libro per sensibilizzare e coinvolgere un pubblico sempre più vasto sulle opportunità e gli insegnamenti che possono derivare da cadute o difficoltà che si incontrano nella vita quotidiana.
La presentazione di Milano ha coinvolto tre atleti rappresentativi del mondo FISPES (Roberto La Barbera e Alina Simion per la Para atletica, e Francesco Messori per il Calcio amputati) ed è stata moderata da Claudio Arrigoni, uno dei giornalisti più preparati e sensibili in Italia verso le tematiche della disabilità e del movimento paralimpico.
Nell’occasione l’autore Franco Esposito ha detto: “Questo lavoro è frutto di un’unione di fatto con FISPES, ‘benedetta’ da UniCredit. È un errore essere definito l’autore del libro perché i veri autori sono loro, gli atleti; io mi sono limitato a tradurre le loro storie e come diceva Gianni Clerici, recentemente scomparso, sono stato solo l’umile scriba. Mi hanno definito un incredibile talento, ma io semplicemente svolgo il mio mestiere con cuore e umanità e tutte le loro storie mi hanno emozionato. Gli atleti paralimpici hanno una cosa in meno, ma tante cose in più. Lo sport è qualcosa di sublime che offre una rivincita nella vita e ci insegna a credere nei sogni con dolce prepotenza”.
Il Presidente FISPES Sandrino Porru ha dichiarato: “Insieme si riescono a fare cose grandi, proprio come è successo per questo libro che diventa per noi un mezzo per trasferire esperienze da cui costruire la crescita personale e collettiva della società. La vita raccontata dai nostri atleti è la metafora dell’effetto esponenziale della resilienza delle persone con disabilità: da una parte sono storie catastrofiche, dall’altra sono un grande esempio di normalità, per dire che nella vita nulla è perso. Questo libro intende lasciare traccia di quello che facciamo come FISPES, ma è anche un’opportunità di riflessione per tutti”.
Francesca Bonsi Magnoni, Disability Manager – Welfare & People Care UniCredit, ha commentato: “UniCredit è fortemente impegnata nel sostenere e realizzare iniziative volte ad accrescere la cultura dell’inclusione, con un focus sulle persone con disabilità. È pertanto orgogliosa di essere Official Sponsor di FISPES, un impegno fattivo che ha permesso al Gruppo bancario di realizzare diverse iniziative legate ai temi della resilienza e della determinazione, della crescita e dell’inclusione. Siamo quindi fieri di legare il nostro nome alla FISPES Academy, la scuola avviata dalla Federazione per costruire la futura generazione di atleti paralimpici e di aver sostenuto la realizzazione del libro ‘L’insuperabile è imperfetto’, una raccolta di storie raccontate da atleti con disabilità, oggetto di un percorso educativo/formativo nelle scuole secondarie e nelle Università con indirizzo sportivo. Sposare i progetti di FISPES, in cui l’impronta sportiva si fonde con una forte vocazione sociale è un modo per testimoniare il sostegno della banca ai numerosi progetti volti a favorire il diritto di tutti a essere parte integrante della società attraverso lo sport, la formazione, l’educazione e la cultura”.
Le dichiarazioni degli atleti
Roberto La Barbera, argento del salto in lungo T64 alle Paralimpiadi di Atene 2004: “Ho vissuto 25 anni in questo fantastico mondo paralimpico e è stato bello vederne l’evoluzione e tutti i suoi passaggi nella mia lunga carriera di atleta. Le prime volte io gareggiavo da solo e spesso venivo fermato dai giudici perché mi mancava una gamba, poi ho iniziato a vincere e le cose sono cambiate. Alla mia ‘tenera età’ di 55 anni sono ancora qui che spero di fare grandi risultati. Ringrazio la FISPES perché mi ha dato tanto e io voglio ridargli tanto”.
Alina Alexandra Simion, saltatrice e sprinter T64: “Mi emoziona leggere le storie degli altri atleti raccontante nel libro e come me noto che noi riusciamo a fare cose non nonostante la disabilità, ma grazie alla disabilità. A scuola mi consideravano una ragazza disabile e per questo non mi facevano fare educazione fisica. Poi lo sport ha cambiato tutto: sono passata dal nascondermi, utilizzando pantaloni lunghi e scarpe chiuse a capire che non mi manca niente. Oggi mi alleno con i normodotati allo stesso modo e questo percorso mi ha reso più forte”.
Francesco Messori, capitano Nazionale Italiana Calcio Amputati: “Questo libro fa vedere che lo sport è un canale capace di abbattere tutti i pregiudizi e far crollare i muri, compreso quello della disabilità. Quando ho iniziato io a giocare a calcio, senza una gamba, mi mettevano in porta, poi ho capito che volevo accettarmi per quello che ero, ho abbandonato le protesi e ho cominciato la mia vita con le stampelle. Vedevo che negli altri paesi esisteva il Calcio amputati e quindi ho provato a portarlo in Italia, ma non si va lontano da soli. Grazie al CSI prima e alla FISPES poi, ho coronato il mio sogno creando la Nazionale Italiana Calcio Amputati che esiste oramai da 10 anni”.
Il libro è disponibile in libreria ed in versione e-book.
Foto Marco Mantovani/FISPES
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Giuliana Grillo
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