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IL MICROBIOMA CUTANEO: NON SIAMO MAI SOLI.

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“Io non sono solo, anche quando sono solo”, cantava Jovanotti; non so se l’artista fosse o meno cosciente di avere completamente ragione, anche se probabilmente non come lo intendeva.

Come già sa chi ha letto l’articolo sulla “Salute Intestinale”, nel nostro organismo vivono miliardi di microorganismi che, mentre da un lato “ci usano” per sopravvivere e proliferare, dall’altro svolgono anche alcune funzioni che risultano determinanti anche per la nostra salute.

Il microbioma cutaneo è l’insieme di microorganismi, tra cui batteri, funghi e virus, che vivono sulla superficie della pelle. Questi microrganismi, che possono sembrare semplicemente degli intrusi, svolgono un ruolo fondamentale nel mantenere la salute della pelle e nel proteggere l’organismo da infezioni e infiammazioni: la ricerca ha messo in evidenza l’importanza di questo ecosistema microbico e il suo impatto sulla salute cutanea.

Cos’è il Microbioma Cutaneo? Il microbioma cutaneo è costituito da trilioni di microrganismi, che variano da persona a persona e sono influenzati da fattori come l’età, il sesso, la dieta, l’ambiente e le abitudini di igiene. Questi microorganismi coesistono in un delicato equilibrio, contribuendo alla barriera cutanea e alla risposta immunitaria. Le principali popolazioni batteriche della pelle includono generi come Staphylococcus, Corynebacterium e Propionibacterium.

Funzioni del Microbioma Cutaneo

  1. Protezione: I microrganismi benefici sullo strato esterno della pelle agiscono come una barriera contro patogeni nocivi. Colonizzando la pelle, competono per le risorse e impediscono a batteri patogeni di stabilirsi.
  2. Regolazione del Sistema Immunitario: Il microbioma cutaneo interagisce con le cellule del sistema immunitario, contribuendo a una risposta immunitaria equilibrata. Aiuta a prevenire reazioni eccessive che potrebbero portare a infiammazioni o allergie.
  3. Mantenimento dell’Integrità della Pelle: I batteri della pelle producono sostanze nutritive e acidi grassi che contribuiscono a mantenere la pelle idratata e sana. Inoltre, alcune specie microbiche possono produrre enzimi che supportano la rigenerazione cellulare.

A quanto scritto è evidente, quindi, che un microbioma cutaneo sano è essenziale per mantenere la pelle in equilibrio. Tuttavia, fattori come l’uso eccessivo di antibiotici, prodotti per la cura della pelle aggressivi, inquinamento ambientale e stress possono alterare la composizione del microbioma, portando a disbiosi. Questa condizione può essere associata a diverse problematiche cutanee, tra cui:

  • Eczema: È stato dimostrato che le persone con eczema hanno una diversità microbica ridotta e un aumento di batteri patogeni. La gestione del microbioma cutaneo potrebbe migliorare i sintomi.
  • Acne: La disbiosi del microbioma cutaneo può contribuire all’eccessiva proliferazione di batteri come Propionibacterium acnes, che gioca un ruolo chiave nello sviluppo dell’acne. La modulazione del microbioma attraverso probiotici potrebbe rappresentare una strategia terapeutica.
  • Psoriasi: Le persone affette da psoriasi mostrano cambiamenti nel microbioma cutaneo, che possono influenzare l’infiammazione. Ricerche in corso stanno esaminando come ripristinare un equilibrio sano possa alleviare i sintomi.

È quindi essenziale prendersi cura del microbioma cutaneo per mantenere la salute della pelle. Ecco alcune strategie:

  1. Utilizzare Prodotti Delicati: Scegliere prodotti per la cura della pelle che siano privi di ingredienti aggressivi e profumi artificiali aiuta a preservare l’equilibrio del microbioma. I detergenti delicati e i prodotti idratanti possono favorire la crescita di batteri benefici.
  2. Incorporare Probiotici nella Dieta: Una dieta ricca di probiotici, come yogurt, kefir e alimenti fermentati, può aiutare a sostenere la salute del microbioma, non solo a livello intestinale ma anche sulla pelle.
  3. Limitare l’Uso di Antibatterici: L’uso eccessivo di saponi antibatterici e antibiotici topici può alterare la composizione del microbioma cutaneo. È importante usarli solo quando necessario e sotto la supervisione di un medico.
  4. Esporsi alla Natura: La ricerca suggerisce che l’esposizione a ambienti naturali e al suolo può arricchire il microbioma cutaneo. Attività all’aperto, come camminare o giardinaggio, possono favorire una diversità microbica sana.
  5. Gestire lo Stress: Lo stress può influenzare negativamente la salute della pelle. Tecniche di gestione dello stress, come la meditazione e l’esercizio fisico, possono migliorare il benessere generale e contribuire a mantenere un microbioma equilibrato.

Un numero inimmaginale di microorganismi vive di noi, con noi e per noi: non possiamo pertanto parlare di parassiti, in quanto, la nostra relazione con loro è una vera e propria simbiosi dove ognuno riceve un vantaggio reciproco.

In conclusione, il microbioma cutaneo gioca un ruolo cruciale nella salute non solo della pelle, ma anche nella protezione dell’intero organismo. Comprendere l’importanza di questo ecosistema microbico e adottare pratiche che ne preservino l’equilibrio può contribuire a prevenire e gestire diverse condizioni cutanee. Le scoperte future potrebbero aprire nuove strade per la cura della pelle.

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