Via libera del Parlamento al decreto milleproroghe, il testo attende la firma del Capo dello Stato: firma che ci sarà – si è convinti in ambienti parlamentari – dopo una attenta riflessione.
Negli stessi ambienti si ricorda il tormentato via libera del Senato al provvedimento, lo scorso 15 febbraio, dopo un braccio di ferro tra maggioranza ed Esecutivo sul complesso delle misure che riguardano le proroghe delle gare di appalto per i balneari.
Misure che, oltre a prevedere il rinvio generale di un anno, contengono anche delle “sub proroghe” di due anni in alcune particolari circostanze. Su questo tema – si sottolinea ancora in ambienti della maggioranza – ci sarebbe stato uno scambio di valutazioni proprio tra Quirinale e governo. Con l’intervento, senza successo, di quest’ultimo sulla coalizione al Senato per trovare un’intesa che riducesse il possibile rischio di impatto rispetto alla tempistica sulle nuove gare fissata a livello comunitario. Un dato – si ragiona sempre in ambienti parlamentari – che potrebbe convincere il Colle, dopo l’attenta riflessione, ad accompagnare la firma del provvedimento con una nota che inquadri le possibili problematiche che potrebbero scaturire da questa normativa. Un tema su cui comunque non arriva alcuna conferma da parte di fonti del Quirinale.