Dal 4 novembre scorso Piazza del Popolo ad Ardea ospita, finalmente collocate in pianta stabile al centro dell’area cittadina, due sculture di grande significato storico e simbolico che rappresentano, rispettivamente, Turno, re dei Rutuli e l’Airone Cinerino, simbolo della città. Realizzate dallo scultore Claudio Magnetti entrambe le opere sono state accolte con grande entusiasmo dalla popolazione locale che, negli anni, si è adoperata per orientare in tal senso l’amministrazione comunale ed ottenere le necessarie autorizzazioni per la posa in opera. Di ragguardevoli dimensioni, tratto da un enorme blocco di travertino del peso di 60 quintali proveniente dalla cava di Tivoli, Turno si presenta in tutta la sua maestosità, alto due metri e cinquanta, di bell’aspetto, giovane e forte proprio come lo avevano immaginato i bambini della scuola primaria leggendo la sua storia e studiandone i tratti.
Scolpita in circa due anni di lavoro nelle campagne di Ardea, l’enorme statua rimanda effettivamente ai suoi ammiratori l’immagine di un guerriero coraggioso, capace di difendere le sue genti da Enea quando questi sbarca sulle coste del Lazio portando con sé il piglio dell’invasore. A capo di una coalizione di popoli latini e italici, Turno intraprende una lotta convinta e tenace per difendere la libertà in pericolo e confermare l’antica vocazione pacifica del suo popolo. Dotato di qualità morali straordinarie, tipiche di un vero guerriero, Turno incarna il mito dell’eroe combattente che muore sul campo, colpito da Enea durante l’ultimo sanguinoso duello.
Nel vano tentativo di impedire la distruzione della città e la sottomissione delle antiche genti italiche ai troiani, alleati degli etruschi, il re dei Rutuli affronta una fine eroica in un confronto cruento dove la dignità e la fedeltà al suo popolo non vengono mai meno. La sua storia, sconosciuta e spesso travisata, trova spazio all’interno dell’Eneide di Virgilio mentre il coraggio e la forza fisica di Turno si accompagnano al doloroso lamento della ninfa Giuturna, sorella del re dei Rutuli che, ormai disperata e senza alcuna possibilità di intervenire a salvezza del fratello, si trasforma per contro in una prospera sorgente d’acqua. Alla morte di Turno, dalle ceneri di Ardea in fiamme, bruciata dalla volontà di Enea di celebrare se stesso, si leva in volo un airone, divenuto simbolo di rinascita della città.
I bambini custodi della tradizione e cultori della storia
La manifestazione pubblica di collocazione della statua di Turno e della scultura dell’Airone Cinerino nella Piazza del Popolo di Ardea è stata seguita dalla cittadinanza alla presenza delle più alte autorità civili, militari e religiose. I bambini delle scuole primarie dell’I.C. ‘Giacomo Manzù’ di Ardea e le scolaresche, raccolte intorno allo scultore, hanno apprezzato le parole semplici ma espressive pronunciate al loro indirizzo da Claudio Magnetti. L’artista, che si è rivolto direttamente a loro ringraziandoli per aver ricevuto lo sprone a raggiungere l’obiettivo, ha idealmente affidato la custodia futura delle opere alla loro vigile attenzione. Difensori della storia, della cultura e delle tradizioni della città nella quale sono nati o vi sono giunti da Paesi lontani, le bambine e i bambini hanno ricevuto l’importante incarico e il nobile incitamento all’accoglienza pacifica e al rispetto di quanti per ragioni diverse giungono ad Ardea per vivere o lavorare.
La promessa di scolpire la statua di Turno, proferita da Claudio Magnetti alcuni anni addietro ai bambini delle scuole, è stata dunque onorata nel migliore dei modi affinché essi possano trarre ispirazione per favorire, nel nome di Turno, l’incontro amichevole e lo scambio interculturale che tanto arricchiscono quelle terre. La violenza e gli episodi di bullismo che segnano dolorosamente il territorio colpendo i più deboli attraverso la prevaricazione possono così essere contrastati attraverso la pratica del dialogo, la fermezza dei propositi e la pace tra le genti.
Educare alla lettura, all’ascolto e allo sviluppo del pensiero critico
Il progetto ‘Ardea per Turnus’ promosso e condotto dallo storico Giosuè Auletta nelle scuole del territorio, in collaborazione con i dirigenti scolastici e gli insegnanti, ha consentito negli anni la promozione del senso di appartenenza al territorio, la difesa e la valorizzazione dei luoghi paesaggistici nonché la condivisione e la trasmissione dei valori comuni. Soprattutto, è rilevante il valore aggiunto da attribuire al progetto ‘Ardea per Turnus’ in virtù del contributo che offre allo sviluppo del pensiero critico delle giovani generazioni e lo stimolo alla rilettura dei testi epici e alla loro corretta interpretazione, spesso in contrasto con la narrativa corrente. Attraverso la lettura guidata dell’Eneide, le bambine e i bambini hanno compreso molto bene quanto Turno, ormai celebrato come eroe senza tempo, sia stato il garante della pace e il leale difensore delle terre italiche dove sorge la moderna Ardea.
Il coinvolgimento attivo dei bambini nel processo di apprendimento, la tenacia degli insegnanti, l’approvazione dei genitori e la presenza di Claudio Magnetti e di Giosuè Auletta al loro fianco hanno reso concreta la realizzazione e la posa in opera del complesso scultoreo di Turno e dell’Airone Cinerino nella Piazza del Popolo, cuore pulsante della città di Ardea. Finalmente consapevoli che il dialogo interculturale, la fratellanza tra le genti e l’armonia come valore comune possono onorare in chiave moderna il sacrificio di Turno, i giovani nativi di Ardea e i loro amici provenienti da fuori possono da oggi custodire la tradizione e vivere in pace.
Il riscatto culturale di Ardea e il Museo Giacomo Manzù
Il risveglio culturale associato al rinnovato interesse dei visitatori per il patrimonio storico e archeologico, che ad oggi tutti si augurano, può costituire motivo d’orgoglio della popolazione e possibilità di incremento di progetti pubblici di recupero e salvaguardia dei resti. Fortificazioni, santuari, villaggi di capanne, abitazioni, templi, tombe, strade e cunicoli rappresentano delle testimonianze del tempo passato e costituiscono ancora importante materiale di studio e ricerca. Ardea è nota inoltre perché ospita il Museo Giacomo Manzù, dedicato alle opere dell’artista che aveva scelto la città per lavorare e vivere con la moglie Inge. Nel 1981, grazie alla collezione di quasi quattrocento tra sculture e opere grafiche donate dall’artista stesso allo Stato Italiano, il Museo inizia ad essere mèta di appassionati seguaci del grande scultore. L’edificio, appositamente costruito ai piedi della grotta tufacea, è oggi aperto anche per lo svolgimento di attività culturali e musicali offerte al pubblico in forma gratuita.
Brevi note biografiche
Appassionato culture della storia antica, scrittore, artista e divulgatore culturale, Giosuè Auletta è coordinatore dell’Ecomuseo Lazio Virgiliano e promotore della Legge degli Ecomusei Regionali del Lazio, riconosciuti come Istituzioni Museali Territoriali. Legato strettamente alla città di Ardea, nella quale è nato e dove tuttora risiede, Giosuè Auletta persegue l’obiettivo di educare i giovani alla conoscenza dei testi epici, alla loro corretta rilettura e alla conservazione e tutela dei beni storici ed archeologici del territorio.
Artista e scultore romano, da ormai un decennio felice residente nella campagna di Ardea Claudio Magnetti, artista e scultore, vanta studi artistici e diploma in scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, stage di tecnica della scultura su marmo a Carrara e stage di costruzione di volumi scultorei in argilla a Faenza. Ha partecipato alla XII edizione della ‘Pietra Lavorata’ nella Piazza di Castel San Niccolò ad Arezzo e ha eseguito una scultura in travertino di grandi dimensioni, posizionata sulla Piazza di Capranica Prenestina. Ha partecipato alla VII edizione di Agriarte nel Comune di Cerreto Sannita in provincia di Benevento e all’VIII edizione del Premio Internazionale di Scultura ad Atina conquistando il 3° premio per l’opera ‘La Balia’. Componente del Comitato Culturale cittadino, Claudio Magnetti partecipa a progetti collettivi che si propongono di esercitare l’arte, in ogni sua forma, nonché di valorizzare il territorio attraverso la creatività dei suoi iscritti. Turno e l’Airone Cinerino di Ardea rappresentano per lo scultore Magnetti un punto di partenza per nuovi e più ambiziosi obiettivi.
Ringraziamenti
La Redazione di Informazione Quotidiana e la responsabile della Rubrica quindicinale ‘Percorsi Inclusivi’ ringraziano Claudio Magnetti, Giosuè Auletta, i bambini, il dirigente scolastico dell’I.C. ‘Giacomo Manzù’, gli insegnanti e quanti hanno lavorato e si sono impegnati negli anni per realizzare il progetto di apposizione della statua di Turno e dell’opera scultorea Ardea Cinerina nella piazza della città di Ardea.