Home ISTITUZIONI E POLITICA Il Senato ha dato il via libera alla festività per l’Unità d’Italia

Il Senato ha dato il via libera alla festività per l’Unità d’Italia

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Nelle scuole sarà obbligatorio studiare ed imparare il testo dell’inno d’Italia.

E il 17 marzo è stata istituita la festività per la giornata dell’Unità d’Italia.

Con 208 voti a favore, 14 contrari e 2 astenuti, il Senato ha dato l’ok con forti proteste da parte della Lega.

In base al ddl approvato oggi dall’anno scolastico 2013- 2014, nelle scuole di ogni ordine e grado saranno predisposti “percorsi didattici, iniziative e incontri celebrativi finalizzati ad informare e a suscitare riflessione sugli eventi e sul significato del risorgimento nonché sulle vicende che hanno condotto all’unità nazionale, alla scelta dell’inno di Mameli, alla bandiera nazionale e all’approvazione della Costituzione, anche alla luce dell’evoluzione della storia europea”.

Il 17 marzo non sarà rossa sul calendario, quindi non sarà un giorno non lavorativo o scolastico, ma ha il compito di “ricordare e promuovere” nella giornata della proclamazione nel 1861 a Torino dell’unità d’Italia, “i valori di cittadinanza, fondamento di una positiva convivenza civile, nonché di riaffermare e consolidare l’identità nazionale attraverso il ricordo e la memoria civica”.

Alcuni senatori hanno lasciato l’aula prima della fine del voto per esprimere tutto il loro dissenso, mentre molti si dicono felice di una data comune che unifichi l’Italia nella memoria.

L’inno è importante, la data dell’Unità anche, ma c’era bisogno di renderlo obbligatorio per ricordarlo?

Nelle scuole ci sono molte cose da fare e da seguire: il senso civico, della memoria, dell’Unità, della condivisione e della tolleranza non si possono insegnare con un testo o una festività obbligatoria.

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