Da redazione
IQ. 08/07/2013 – Molti sostenitori del presidente egiziano Mohamed Morsi sarebbero stati uccisi all’alba in Egitto dalle forze dell’ordine.
“I soldati hanno lanciato gas lacrimogeni e successivamente alcuni cecchini hanno aperto il fuoco.
I morti sono stati quasi tutti colpiti alla testa” ha dichiarato uno dei membri della Fratellanza, accusando gli agenti della strage.
Solo qualche giorno fa altri quattro manifestanti erano stati uccisi.Gli scontri di venerdì hanno causato ad Alessandria 12 vittime e circa 200 feriti.
Rapide le reazioni politiche: il Nour, secondo partito salafita egiziano, si è ritirato dai colloqui per la formazione del governo. Nader Bakar, un portavoce ha detto: “Abbiamo annunciato il
ritiro da tutti i negoziati per la formazione del nuovo governo, come prima risposta al massacro della Guardia Repubblicana”.