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Inaugurazione Anno Giudiziario 2015 Milano – Assoedilizia informa TESTO INTEGRATO

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Inaugurazione Anno Giudiziario 2015 Milano – Assoedilizia informa TESTO INTEGRATO
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Inaugurazione a Milano dell’Anno Giudiziario 2015

IL PRESIDENTE DELLA CORTE D’APPELLO CANZIO: EXPO, LE MAGGIORI ENERGIE CONTRO ORGANIZZAZIONI MAFIOSE E TERRORISMO

Nell’Aula Magna del Palazzo di Giustizia di Milano si e’  inaugurato l’Anno Giudiziario 2015, con la partecipazione delle massime autorità civili, religiose e militari.  Al completo i rappresentanti dell’ordine giudiziario e dell’avvocatura.
Presenti, il procuratore generale Manlio Claudio Minale, il viceministro della Giustizia Enrico Costa, il vicepresidente del Csm Giovanni Legnini, il presidente del Tribunale di Milano Livia Pomodoro, il procuratore capo Edmondo Bruti Liberati, il card. Angelo Scola, il Prefetto Francesco Paolo Tronca,  il presidente della Regione Roberto Maroni, il sindaco Giuliano Pisapia, il questore di Milano Luigi Savina, Roberto Mantovani, il presidente del TAR Lombardia Francesco Mariuzzo, Gaetano Amato Santamaria, i Comandanti delle Armi dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Aeronautica, Esercito, Mario Monti, Gabriele Albertini, Gustavo Cioppa, Niccolo’ Zanon di Valgiurata, Marilisa D’Amico, Pierluigi Mantini, Giuseppe Sopranzetti, Giovanni Deodato, Francesco Saverio Borrelli, Mario Blandini, Francesco Greco, Enrico Moscoloni, Remo Danovi, Matteo De Stasio, Michele Saponara, Benito Perrone, Filippo Giuggioli.

Presente il presidente di Assoedilizia e dell’Istituto Europa Asia Achille Colombo Clerici.

Il presidente della Corte d’Appello Canzio, nella sua relazione  ha affermato che, nell’anno di Expo, le maggiori energie verranno spese per contrastare la presenza delle organizzazioni mafiose e la minaccia del terrorismo islamico: “Presenza e attenzione da parte della giustizia sarà riservata alla prevenzione e repressione di ogni forma di violenza di natura eversiva o terroristica o di matrice fondamentalista, che intenda profittare della portata internazionale di Expo 2015”, ha detto Canzio. E ancora: “In vista di Expo 2015 lo Stato è presente e contrasta l’urto sopraffattorio della criminalità mafiosa, garantendo, nonostante la denunciata carenza di risorse nel settore giudiziario, la legalità dell’agire e del vivere civile”.

Le organizzazioni mafiose in Lombardia sono oggi eccezionalmente forti. “Da una attenta lettura delle vicende giudiziarie –  ha proseguito Canzio – emerge che la presenza mafiosa al Nord debba essere ormai letta in termini non già di mera infiltrazione, quanto piuttosto di interazione-occupazione”. Quanto alla ‘ndrangheta, in particolare, sarebbe ormai “come una metastasi” nel territorio lombardo.

Il presidente della Corte d’appello ha anche commentato i più clamorosi casi di amministrazione della giustizia nell’anno appena concluso. A cominciare dall’audizione di Giorgio Napolitano nell’ambito del processo sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia.

“E’ mia ferma e personale opinione – ha detto Canzio – che questa dura prova si poteva risparmiare al capo dello Stato, alla magistratura stessa e alla Repubblica italiana”.  E ancora:  “L’opinione pubblica ha espresso sentimenti di diffusa indignazione per le recenti decisioni di proscioglimento, pronunciate in taluni casi dalle Corti di appello e dalla Cassazione, come Cucchi, Berlusconi-Ruby, gli scienziati e il sisma aquilano, Eternit”.   Dopo essersi soffermato sulla buona performance degli uffici giudiziari milanesi (con una riduzione progressiva del numero di pratiche pendenti sia in tribunale sia in Corte d’appello) Canzio ha espresso un elogio al lavoro dei giudici italiani  in genere, che “pure in condizione di stressante impegno lavorativo e talora in un clima ingiustificato di delegittimazione o addirittura dileggio, dimostrano spirito di sacrificio, senso del dovere, equilibrio, riservatezza”.

Durante la cerimonia e’ stata illustrata  l’attività degli organi giudiziari del Distretto che comprende i Tribunali di Milano, Busto Arsizio, Como, Lecco, Lodi, Monza, Pavia, Sondrio, Varese: reati, processi ma anche interessanti indicazioni sull’andamento economico-sociale del Distretto, quali ad esempio, numero e qualita’ di processi civili e penali l’ esecuzione di sfratti, i fallimenti, i protesti.

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