IQ. 07/06/2013 – Indagine Uil Fpl Roma sulle prestazioni ambulatoriali.
Bernardini – Dominici(Uil Fpl Roma): “Ben il 52,5% sono accettazioni”
La Uil Fpl di Roma ha condotto una indagine sulla prenotabilità delle prestazioni ambulatoriali nelle Asl e nelle Aziende Ospedaliere di Roma e provincia evidenziando il totale e le percentuali delle prenotazioni effettuate tramite il Call Center Recup, lo sportello (Cup) e le Accettazioni (non prenotate ma gestite direttamente dagli specialisti della struttura sanitaria) relative all’anno 2012.
A comunicare i dati sono il Segretario Responsabile ed il Segretario Organizzativo della Uil Fpl di Roma Sandro Bernardini e Paolo Dominici.
Nell’anno 2012 su un totale di 8.904.344 prestazioni ambulatoriali prenotate a Roma e Provincia (escluse quelle di Laboratorio Analisi) solo il 24,4% sono state prenotate tramite il Call Center Regionale Re.cup, il 23,1% allo Sportello-Cup e ben il 52,5% in accettazione.
Questo significa che – proseguono Bernardini e Dominici – più della metà delle prestazioni ambulatoriali erogate non vengono messe a disposizione del Re.cup ma gestite autonomamente dagli specialisti.
A questi numeri già di per se preoccupanti, seguono le oltre 13 milioni di prestazioni (Dati Asp) erogate dal SSR Regionale dalle aziende sanitarie private accreditate e convenzionate che sfuggono al sistema pubblico di prenotazione; solo queste rappresentano quasi il 50% delle prestazioni complessivamente erogate sul territorio regionale.
Ora andiamo ad analizzare nel dettaglio i numeri:
Nell’Asl Roma A su un totale di 821.662 prenotazioni effettuate nel 2012, circa 263.567 sono state effettuate allo sportello,pari al 32,1% del totale; 290.859 al Call Center Re.cup, pari al 35,4% del totale; 267.236 le Registrazioni, ossia non prenotate ma fissate direttamente dagli specialisti della struttura sanitaria, pari al 32,5% del totale;
Nell’Asl Roma B sono un 1.311.033 le prestazioni prenotate nel 2012. Il 27,2% di queste prenotare allo sportello, il 30,5% al Call Center Re.cup ed il 42,3% in accettazione;
Nell’Asl Roma C su 875.678 prestazioni prenotate il 26,6% sono state effettuate allo sportello, il 33,6% al Call Center Re.cup, ed il 39,8% in accettazione;
Nell’Asl Roma D su 605.099 prestazioni prenotate,il 28,3% sono effettuate al Cup, il 25,6% al Call Center Re.cup ed il 46,1% in Accettazione.
In questa Asl, – aggiunge Paolo Dominici – sappiamo con certezza che l’azienda sta utilizzando impropriamente e parzialmente il Decreto Legislativo 124/98 facendo pagare il ticket a tutti quei cittadini che non si presentano agli appuntamenti. Ebbene stanno sbagliando; è assurdo pretendere un pagamento dopo aver offerto un appuntamento, come avviene per molti esami diagnostici/strumentali, a distanza di mesi (aumentando la probabilità che lo stesso venga dimenticato), rispetto all’attuale normativa che prevede 30 giorni per le visite specialistiche e 60 giorni per gli esami diagnostici strumentali; ed inoltre non sanno che il cittadino può pretendere l’erogazione della prestazione in Libera Professione, chiedendo il rimborso all’Asl di appartenenza e all’Asl erogatrice della prestazione, in caso di “sforamento” di questi tempi di attesa e non ci risulta che stiano offrendo questo tipo di alternativa al cittadino. Invitiamo quindi l’Asl Roma D ad interrompere questa operazione o saremo costretti ad adottare tutte le misure necessarie per tutelare i cittadini costretti a pagare le colpe di altri;
Nell’Asl Roma E il 27,9% sono prenotate allo sportello Cup, 169.829 al Call Center Re.cup, pari al 24,2% ed il 47,9% in accettazione;
Nell’Asl Roma F su un totale di 386.117 prestazioni prenotate nel 2012, il 43,7 sono state effettuate direttamente allo sportello, il 14,8% al Re.cup Regionale ed il 41,5 in accettazione;
Nell’Asl Roma G il 32,6% del totale delle prenotazioni effettuale nel 2012 (741.949) sono state effettuate allo sportello Cup, il 21% tramite Call Center Re.cup ed il 46,4% in accettazione.
Nell’Asl Roma H il 27,9% delle prestazioni prenotate sono state effettuate tramite lo sportello Cup, il 15,2% tramite Call Center Re.cup ed il 56,9% in accettazione diretta.
Nelle Aziende Ospedaliere i dati peggiorano, aumentano le accettazioni con punte del 76,6% come nel caso del San Filippo Neri.
Nell’A.O.Sant’Andrea sono 423.925 le prestazioni prenotate nel 2012: il 18,6% tramite il Cup-sportello, il 20,3% tramite Call Center Re.cup e ben il 61,1% tramite accettazione;
Nel San Camillo Forlanini su 721.120 prestazioni prenotate nel 2012, l’1,7% sono state effettuate tramite lo sportello Cup, il 32,2% tramite Re.cup (o Remedes), il 66,1% in accettazione;
Nel San Giovanni Addolorata il 25,3% delle prestazioni prenotate sono avvenute tramite sportello, il 29,6% tramite Call Center Re.cup ed il 45,1% in accettazione diretta;
Ed infine il San Filippo Neri con il 76.6% delle accettazioni su un totale di 379.971 prestazioni prenotate, il 10,1% prenotate tramite sportello Cup ed il 13,3% tramite Re.cup Regionale
Il Commissario ad Acta alla Sanità del Lazio On. Nicola Zingaretti deve intervenire in maniera concreta sul dramma dei tempi di attesa. Noi – conclude Bernardini – da mesi stiamo suggerendo di adottare almeno le prime misure che ridurrebbero senza dubbio i tempi, ossia attuando disposizioni stringenti nei confronti delle Direzioni di Asl ed Aziende Ospedaliere Pubbliche, a cominciare da quelle meno disponibili, affinchè la quota attualmente riservata al sistema Regionale di Prenotazione 803333 sia aumentata sino al 70%;
organizzare inoltre un progressivo inserimento nel sistema Re.cup delle prestazioni erogate dalle aziende private classificate accreditate, così come previsto dalle regole stabilite dalla Legge Regionale n.6 del 22 Aprile 2011 per l’accreditamento regionale.
(Comunicato della Uil Fpl di Roma – http://www.uilfplroma.it – Ripreso in Esclusiva dal Quotidiano Nazionale IL MESSAGGERO a cura di Chiara Acampora)