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Indian Wells: Djokovic, l’incubo azzurro è Nardi. Sinner supera Shelton

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Novak Djokovic cade ancora, e l’azzurro diventa il suo più grande incubo. I confronti del campione, 24 Slam e attuale numero uno al mondo, contro gli italiani non destavano attenzione fino a qualche anno fa, fino al 2021 quando Lorenzo Sonego sorprese Vienna ed eliminò il serbo nel torneo 500 indoor di fine stagione. Oggi Nole trema ogniqualvolta si trova opposto ad un italiano: dopo Sinner Luca Nardi mette a segno una nuova impresa. “Una notte magica che non dimenticherò mai”, con questo riferimento indiretto alla canzone colonna sonora di Italia 90, il ragazzo classe 2003 ha commentato il trionfo di Indian Wells, ha sconfitto il numero uno, ha sconfitto il suo idolo. Sì perché questo era ed è sempre stato Nole per Nardi, un modello da seguire, imitare ed emulare fin da quando aveva 7 anni e prendeva per la prima volta una racchetta in mano. Luca è nato a Pesaro, il 6 agosto del 2003, è il fratello ad avvicinarlo al tennis nel 2010, un annus horribilis per Nole (si fa per dire considerando comunque la finale a USOpen e i successi a Dubai, Pechino ed in Davis). Negli anni Nardi ha sviluppato un rispettabile dritto che unito alle grandi qualità nel gioco da fondo campo rende onore al suo ingresso nella top 100 mondiale. Luca cresce a Pesaro con una mentalità vincente, e una passione per lo sport nata in parte dal tifo del padre per il Napoli e basta su dei solidi modelli di riferimento come Valentino Rossi (suo conterraneo) e LeBron James.

Luca Nardi, Novak Djokovic

Sarebbe in ogni caso sbagliato dire che quello di Nardi è un exploit inatteso: il pesarese stava emergendo come portabandiera della Next Gen italiana, che è tutt’altro che deserta se si esclude Sinner (con cui peraltro Luca si è allenato a fine 2023 ad Alicante). Negli ultimi mesi attirava pubblico in ogni torneo Challenger a cui partecipava, ma in realtà stava già sognando un’altra dimensione tennistica, quella dei Masters 1000, quella dei grandi appuntamenti nei campi più prestigiosi al mondo (Il centrale di Indian Wells per capienza è secondo solo all’Arthur Ashe di New York). Luca quindi, eliminato dalle Next Gen Finals di Jeddah alla fase a gironi, (ma protagonista e vincitore di un memorabile derby italiano con Cobolli), nel 2024 ha iniziato a cercare punti ATP in giro per il mondo, provando a dare continuità al buon finale di 2023 (titolo a Matsuyama e finale a Kobe). Perde con Sweeny alle qualificazioni dell’Australian Open, ma poi si spinge fino all’ultimo atto del torneo di Chennai, perdendo con il padrone di casa Nagal. Nella Coachella Valley viene sconfitto presto, al secondo turno di qualificazioni da Goffin, un avversario sulla carta alla sua portata considerando che il primo punto ATP è giunto proprio grazie ad una vittoria contro il belga (Astana 2022, torneo nel quale ha anche tenuto testa a Tsitsipas). Tuttavia, il ritiro di Tomas Etcheverry ha garantito all’azzurrino il ruolo di Lucky Loser, il resto è storia: successo con Zhang e ora con Djokovic. I prossimi passi lo vedono impegnato sulla strada di Tommy Paul agli ottavi di finale; dopo il torneo entrerà nei primi 100, mettendo nel mirino la prima partecipazione ad uno Slam e un nuovo impegno nei masters 1000, magari a Roma dove è stato sconfitto per due volte, nel 2022 da Norrie e lo scorso anno da Goffin, inseguendo altre notti magiche.

Sinner velocità di crociera

Jannik Sinner batte Shelton, con semplicità e senza tremare troppo. Una velocità di crociera impostata dalla Volpe Rossa per arrivare al traguardo del secondo posto mondiale. La sfida notturna dura un set, il primo nel quale Jan riesce ad arginare il ritorno di fiamma dell’americano: tre palle break a testa e una concretizzata da entrambi per arrivare al 5-5 (Sinner ha avuto set Point), parziale disastro a stelle e strisce nell’11esimo game e poi un tie break speculare all’intero set con la Volpe Rossa prima aventi, poi rimontata e infine di nuovo avanti questa volta senza fallire. Shelton subisce il contraccolpo e fatica ad entrare in partita nel secondo parziale, subisce immediatamente un break a causa di suoi demeriti e rischia persino di andare sotto 4-0; da quel momento sembra sbloccasi qualcosa e l’americano gioca un quinto game sbalorditivo e ricco di vincenti, ma Jan non si scompone, si prende il secondo break si vantaggio e chiude 6-1. Ad attenderlo ai quarti ci sarà Lehecka, giustiziere di Tsitsipas, con Alcaraz o Zverev all’orizzonte, mirando al secondo posto.

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