Lo Stato insulare dell’Oceania denominato Nuova Zelanda ( in inglese New Zealand e in maori Aotearoa) all’inizio di questo secolo ha affrontato una serie di sfide e abbracciato opportunità che hanno influenzato la sua storia contemporanea e in particolare da un punto di vista economico è entrato in un processo di cambiamento profondo insieme a notevoli resilienza e capacità di adattamento e ha intrapreso una serie di riforme che hanno rafforzato l’economia nazionale e promosso l’innovazione. Tutto ciò anche grazie all’intervento del governo che ha adottato politiche che hanno alleggerito la parte burocratica ed incentivato con appositi programmi la creazione di start-up e di imprese innovative dando vita a molteplici iniziative in tutto il Paese. Ad esempio, negli ultimi anni stanno crescendo investimenti in tecnologie verdi e sostenibili che hanno di fatto reso questa nazione una pioniera nella conservazione dell’ambiente e nella produzione di energia rinnovabile. I punti chiave dell’innovazione e delle start-up in Nuova Zelanda riguardano diversi aspetti tra cui numerosi acceleratori e incubatori così come l’accesso a finanziamenti ed opportunità di networking, la crescita delle start-up neozelandesi in settori come Intelligenza Artificiale, blockchain e infine le connessioni internazionali, che dato il posizionamento geografico del Paese, offrono alle start up nazionali un accesso privilegiato ai mercati internazionali in crescita come quello asiatico e del Pacifico.
Negli ultimi anni, nonostante la pandemia, sono stati investiti 158 milioni di dollari e siglati circa 108 accordi e gli investimenti su base annua sono cresciuti di oltre il 20% e si ha la presenza di numerose start up di successo che hanno ottenuto diversi riconoscimenti internazionali, un esempio al riguardo è l’azienda RocketLab fondata nel 2006 e che produce razzi spaziali e servizi di lancio. Un’altra start-up che ha ottenuto vari ed importanti riconoscimenti internazionali è LanzaTech, fondata nel 2005 e che offre soluzioni innovative per la produzione di carburanti e prodotti chimici sostenibili a partire da gas di scarto come il monossido di carbonio. A questo si aggiunge che in Nuova Zelanda l’agritech, ovvero applicazioni di tecnologie innovative nel settore agricolo, è un settore che sta in piena espansione e risulta essere di rilevante importanza grazie alla posizione geografica, alla tradizione agricola e alla cultura sull’innovazione; per questo motivo stanno nascendo diversi programmi come AgritechNz che promuove opportunità e sfide che possono nascere da questo settore connettendo tra loro innovatori e investitori.
Inoltre vi sono molti validi acceleratori di start-up tra cui Lightning Lab con programmi specifici per settori come tecnologia e agritech e che offre un programma di 12 settimane durante il quale le start-up selezionate ricevono formazione, opportunità di networking e accesso agli investitori; infine tra i vari programmi vale la pena menzionare per il loro significativo impatto anche quelli di KiwiNet e The Icehouse.