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Internet Safer Day: una rete sicura comincia da noi

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Internet Safer Day: una rete sicura comincia da noi

Crea, connetti e condividi il rispetto: un’internet migliore comincia con te

Si è appena concluso il “Safer Internet Day”, lo slogan della giornata mondiale della sicurezza in rete, che si celebra nel mese di  Febbraio di ogni anno e coinvolge oltre 100 paesi  nel mondo.

Il Sid ( Safer Internet Day)è un salvagente per i ragazzi tra i 13  e 18 anni, i quail si trovano spesso in rete,una rete non sicura per la maggior parte dei casi.

Google, ad esempio si impegna per rendere la rete più fruibile  attraverso sistemi di sicurezza: Google Play Protect verifica le app per garantire la sicurezza dei dati e il dispositivo in uso , poi c’ è anche Machine learning che svolge il ruolo di “controllore” di elementi o contenuti  dannosi su Youtube, ed oltre a questi strumenti di sicurezza, Google offre una versione aggiornata e sempre nuova di “Controllo sicurezza” , che ha lo scopo di identificare materiale di alta pericolosità, di avvisare gli utenti in caso di furto di identità o di password appartenenti alle  piattaforme abbinate a Google. A tal proposito, Stephan MIcklitz-direttore of Engeneering di  Google mette a disposizione tutti gli espedienti volti al contrasto dei danni morali in rete, a scapito di ragazzi  e di chi utilizza il web durante la giornata.

Una giornata mondiale come ombrello e parabrezza rispetto alla gravità di alcuni fenomeni quali il bullismo, il cyberbullismo, il sexting (l’invio e/o la ricezione e/o la condivisione di testi, video o immagini sessualmente esplicite/inerenti la sessualità), il grooming ( tecnica di manipolazione psicologica che gli adulti adottano in rete per indurre i bambini a stabilire un contatto diretto con loro) o lo stalking (una serie di atteggiamenti tenuti da un individuo detto “stalker” che affliggono un’altra persona , perseguitandola in modo ripetuto) e altri comportamenti criminosi, al fine di sensibilizzare al rispetto in rete i ragazzi tra i 13  e i 18 anni, che iniziano ad avere un approccio continuo e duraturo con i social, i giochi online, la posta online e la rete-web a 360 gradi.

Il Sid ( Safer Internet Day) dedicato ai giovanissimi, organizzato anche dalla Commissione europea per la sicurezza mondiale, promuove iniziative di educazione al rispetto digitale, alla protezione dei dati sensibili,alla “non dipendenza online” e dei videogiochi, che in alcuni casi può portare alla morte morale e anche fisica: i fenomeni blue whale, le bufale delle fake news,Hikikomori, sempre  in agguato in internet, quasi da essere inseriti nella black list del web.

Il 6 febbraio si è celebrata  anche la seconda giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo a scuola ( il nastrino blu in rete è un tratto distintivo della giornata di contrasto al bullismo), con lo scopo di lanciare un messaggio di speranza e di prevenzione, in relazione ad atteggiamenti prevaricatori su altri soggetti, perlopiù deboli.

Interessante l’incontro nazionale del Sid a Roma, in compagnia del ministro Fedeli, la responsabile della Polizia postale Filomena Albano, Save the Children, Telefono Azzurro ed altri ospiti; difatti Fedeli sottolinea: “L’impegno del Miur va avanti da molto tempo su questi temi e si arricchisce sempre di nuove iniziative e collaborazioni di grande valore e qualità.”.

L’approvazione della legge contro il cyberbullismo è stata una svolta importante, un passo che doveva essere fatto da molto tempo prima, la cui mission è quella  di evitare che i ragazzi possano diventare vittime della rete, superando i  fenomeni di onnipotenza all’interno di social da parte di qualcuno, che consapevolmente spesso uccide tante persone, solo per avere un momento di gloria e di supremazia sull’altro.

La rete al servizio dei ragazzi ha l’onere e  il dovere morale di aiutare chi ne usufruisce per mezzo dei social network ed internet ad un uso corretto, equilibrato e sicuro: una vita parallela può anche essere intelligente e mai pericolosa.

 

a cura di Matteo Spagnuolo

 

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