14.6 C
Rome
mercoledì, Febbraio 5, 2025
HomeRubricaIntervento/saluto del Presidente di Confassociazioni Salute e Terzo Settore Massimo Maria de...

Intervento/saluto del Presidente di Confassociazioni Salute e Terzo Settore Massimo Maria de Meo al Convegno “ Equità! Salute Globale” del 31 gennaio 2025 in Roma.

Date:

mercoledì, Febbraio 5, 2025

Per poter utilizzare al meglio il tempo a disposizione permettetemi di sintetizzare ringraziamenti e complimenti, anche a nome del Presidente della Confederazione CONFASSOCIAZIONI Angelo Deiana, per l’ iniziativa e l’ intuizione dei temi ai promotori del convegno ed in primis a Sonia Marino e ad Angela Bernardo ed alla sua testata Informazione Quotidiana, media partner di questo evento.

Vi sottoporrò 3 riflessioni schematiche (non proprio twitter o sms come si diceva non molto tempo fa , ma la tecnologia avanza e ..le mode cambiano):  1) la prima è connessa con le caratteristica principale della Confederazione che rappresento, una sorta di Rete delle Reti ; 2) la seconda si ispira al rapporto salute e qualità della vita  lungo tutto  l’arco della vita delle persone; 3) la terza prova a coniugare il tema dell’equità con le politiche di inclusione attiva delle fragilità e marginalità .

In merito al primo punto: CONFASSOCIAZIONI è una confederazione abbastanza giovane (appena 11 anni di vita), nata all’indomani di una legge, la Legge n. 4 del 2013, molto importante per il mondo dell’associazionismo professionale, non ordinamentale, che promuove l’impegno di molteplici soggetti con un approccio globale/locale e sistemico in sintonia con l’impostazione del vostro ciclo di incontri che si caratterizzano per una spiccata attenzione alle collaborazioni multidisciplinari ed interprofessionali.

Siamo una rete di associazioni professionali e di soggetti impegnati, circa 770 soggetti associativi che rappresentano oltre un milione 250 mila professionisti, micro imprese  e coordinamenti e delle associazioni che svolgono un’attività di interesse generale, in forma di azione volontaria o di erogazione gratuita di denaro, beni e servizi, o di mutualità o di produzione o scambio di beni o servizi con finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale.

Abbiamo aderito appunto perché condividiamo l’approccio e sforzo etico nell’affrontare temi come la salute ed il benessere di una comunità nazionale, che per noi deve partire dalle professioni e dal mondo del lavoro. Infatti promuoviamo la tutela e la promozione del sistema associativo delle professioni (soprattutto di quelle senza ordini/albi) delle imprese e del terzo e quarto settore, valorizzandone il ruolo, anche in termini di pari opportunità, nel sistema costituzionale, legislativo, economico e sociale italiano e nei corrispondenti ambiti europei.

Il secondo flash è un auspicio ed una disponibilità di collaborazione con tutti i soggetti associativi presenti  per impegnarsi, ciascuno con la propria autonomia e peculiarità,  in modo efficace ed innovativo sui temi della salute e  della qualità della vita. Una collaborazione che può tradursi in una sorta di monitoraggio sugli aspetti principali della salute personale, analizzando le principali criticità di un sistema di salute pubblica, per proporre soluzioni e correttivi utili ed equi al fine di dare risposte rapide alle esigenze di cura dei cittadini, dei lavoratori, delle famiglie.

Occorre inoltre un rinnovamento del sistema di previsioni e azioni per il miglioramento della qualità della vita capace di coprire e accompagnare la persona durante l’intero arco della propria vita. Come ? attraverso  un sostanziale cambio di paradigma culturale, anche mediante l’utilizzo delle tecnologie e dei nuovi metodi di fruizione delle attività di vita, dalla didattica alla prestazione lavorativa, che si fondi prioritariamente su 3 pilastri da rinforzare:  educazione, sport (anche danza)  e salute in una ottica di bilanciamento continuo nel progredire tra realizzazione di vita personale (intesa come motore di benessere) e attività produttive. In modo che la persona, nel suo ciclo vitale, passi dalla scuola alla formazione e da questa al lavoro (sempre sostenuta da una formazione continua) e da una offerta di servizi in grado di rispondere alle esigenze sociali e del singolo, che si differenzino in relazioni alle fasi della vita, prevedendo ad esempio maggiori risorse ed agevolazioni nella fase di invecchiamento per garantire una migliore attività e ridurre rischi di malattia e cattiva sanità.

La terza riflessione è un richiamo alla necessità di un cambio radicale del principio che sorregge le attuali politiche di inclusione attiva delle marginalità e delle fragilità, nonché di sostegno alle persone con disabilità e non autosufficienza. Per realizzare un sistema di equità a tutto campo occorre progettare servizi innovativi utilizzando nuove competenze, anche da un punto di vista sociale, non ci si può limitare ad un modello di assistenzialismo claudicante (anche perché con sempre meno risorse a disposizione) e che sembra poggiare (ad oggi) su una non approfondita, o totalmente mancante, conoscenza e mappatura dei servizi territoriali alla persona. per realizzare i famosi progetti di vita individuali (durante e dopo di noi).

Bisogna fare sistema e rete in modo moderno anche con l’insieme dell’opportunità generate da un comparto, che solo in Italia chiamiamo terzo settore, ma che nel resto d’Europa viene chiamato economia sociale. Parliamo di realtà spesso citate, ma che bisogna ricordare nella loro dimensione diffusa, ci sono circa 360 mila tra associazioni ed enti non profit e che nel suo insieme coinvolge oltre 900 mila dipendenti e circa 4 milioni e mezzo di volontari. (dati  ISTAT 2021, in attesa dell’imminente nuovo censimento del 2025), di cui solo un terzo circa si é iscritto al Registro Nazionale degli Enti del Terzo Settore (RUNTS).

Per questi progetti ambiziosi si può e si deve richiedere anche l’intervento ed il protagonismo di circa di 3,5 milioni di professionisti, di cui poco più di un 1 milione risulta iscritta alle circa 1500 associazioni esistenti un sistema, quello delle associazioni professionali, che genera il 9% del PIL del paese (il 21% se si considerano le aziende collegate).

Ultimi dati che ci devono far riflettere: in Italia si parla di circa 7.658.000 persone con disabilità, circa il 13% della popolazione (nel 2023) nello stesso periodo si stimava che circa il 27% della popolazione dell’UE sopra i 16 anni aveva una qualche forma di disabilità. secondo le stime di EUROSTAT, tale percentuale corrisponde a 101 milioni di persone, ossia un adulto su quattro nell’Unione Europea.

Per rafforzare la risposta pubblica ed istituzionale, soprattutto sugli indispensabili Progetti di vita individuale delle persone con disabilità, sarebbe utile una collaborazione cioè fornire da parte di questi soggetti profit e non profit competenze e tempo per individuare  opportunità sul territorio ( dalla casa al lavoro) per  supportare e seguire (più o meno da vicino, con varie modalità) questi soggetti fragili che richiedono un’inclusione reale e dignitosa.

Infatti come dice spesso il nostro Presidente di CONFASSOCIAZIONI Angelo Deiana “noi non chiediamo niente al Paese se non giustizia ed equità. Da veri e propri azionisti vogliamo invece investire nel sistema Italia le nostre competenze, capacità e abilità per provare ad assicurare a tutti un futuro migliore.”

Un saluto finale con le parole di Howard Zinn , storico, saggista statunitense che si è sempre occupato dei diritti umani e civili legati alla garanzia di una sanità gratuita e accessibile per tutti i cittadini, “ “Non dobbiamo impegnarci in azioni grandiose ed eroiche per partecipare al cambiamento. Piccole azioni, se moltiplicate per milioni di persone, possono trasformare il mondo “ . 

Articoli Recenti

Amianto killer nella Marina Militare: la Difesa condannata definitivamente a risarcire orfana di Luigi Angelo Pittau morto di mesotelioma.

E’ definitiva la sentenza del Tribunale Civile di Torino che condanna il Ministero della Difesa a risarcire con 280 mila euro circa l’orfana del motorista navale Luigi Angelo Pittau,...

Pnrr, parte piattaforma telemedicina, 300mila pazienti seguiti entro fine anno.

Parte la piattaforma nazionale di telemedicina., una delle linee di investimento previste dal Pnrr. Ieri l'Agenas, l'Agenzia nazionale per i Servizi sanitari regionali, ha...

I talebani chiudono la radio delle donne afghane.

La scure dei talebani si abbatte ancora una volta sulle donne afghane, privandole di una voce importante. Radio Begum, emittente che promuove l'istruzione e l'empowerment...

Alla scoperta del mondo protestante: i Metodisti (Seconda parte).

Non temono l’omosessualità, che benedicono. Credono nella giustizia sociale e nella responsabilità verso il creato. Hanno sfidato schiavitù, discriminazioni e povertà, ispirando figure come...

LE CITTA’ DELL’APOCALISSE – EFESO

Ciò che tu vedi, scrivilo in un libro, e invialo alle sette Chiese, di Efeso, Smirne, Pergamo, Tiatira, Sardi, Filadelfia e LaodiceaGiovanni, Apocalisse 1:11 Le...

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.