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INTERVISTA ALLA FONDAZIONE VITA-ITS ( ISTITUTO TECNICO SUPERIORE) PER LE NUOVE TECNOLOGIE DELLA VITA DI SIENA.

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giovedì, Novembre 21, 2024

1) Presidente Dott. Andrea Paolini come racconterebbe la Fondazione VITA – ITS (Istituto Tecnico Superiore) “Nuove tecnologie della vita”. Ad esempio quando è stata costituita e chi erano i soci fondatori ed in quali settori?E oggi a che punto siete?

La Fondazione VITA – ITS (Istituto Tecnico Superiore) “Nuove tecnologie della vita”nasce nel 2015 per formare figure professionali altamente specializzate in un settore strategico dell’economia regionale, le Life Sciences. La Fondazione ITS Vita ha tra i suoi soci fondatori le tre Università toscane, Università di Siena, di Firenze e di Pisa; la Fondazione Toscana Life Sciences e tra le aziende GSK Vaccines, Menarini, Marchesini, D.E.K.A. Mela e Kedrion Biopharma. Fin dall’inizio ha costruito il modello formativo sulla base delle esigenze e dei fabbisogni delle imprese, realizzando corsi ad alta specializzazione tecnologica nei settori farmaceutico e biotecnologico.

2)Come pensa la sua Fondazione, Presidente Paolini, di raggiungere gli obiettivi ambiziosi di crescita e sviluppo previsti dal PNRR, si parla di almeno il raddoppio degli attuali studenti e diplomati?

Da novembre 2020 la Fondazione è diventata capofila del Polo tecnico professionale per le nuove tecnologie della vita (PTP-VITA) attraverso un accordo di rete che ha visto il coinvolgimento e la collaborazione di scuola, impresa e agenzie formative del territorio toscano. Questa progettualità ci ha permesso di aumentare le attività con le scuole del nostro ambito al fine di creare dei percorsi di orientamento ben strutturati affinché gli studenti, ancora impegnati negli ultimi anni del loro percorso scolastico, possano effettivamente avviarsi verso una scelta sempre più consapevole di ciò che vorranno fare negli anni successivi all’ottenimento del diploma di scuola secondaria. Questo però è solo un primo passo, che necessariamente ha bisogno di una strategia nazionale e regionale affinché si possano definire delle progettualità in linea con il territorio, ascoltando le imprese del settore e costruendo ancora di più la conoscenza delle opportunità derivate dai percorsi che le Fondazioni ITS possono mettere in atto.

3)Presidente Paolini, ha qualche riflessione suggerimento rispetto al testo in discussione al Senato sulla Riforma legislativa del sistema degli ITS?

In merito alla Riforma legislativa del sistema ITS è importante sottolineare la volontà di costruire una governance in linea con il mondo delle imprese, che a nostro giudizio devono ancora conoscere tutto il potenziale che le Fondazioni ITS possono esprimere. Crediamo, inoltre, che sia necessario attenzionare il vero ruolo che queste strutture debbono avere, ovvero essere sempre di più dei collettori di istanze formative per trasformare le richieste in percorsi ben strutturati in linea con le competenze reali che arrivano dal mondo delle imprese. È necessario tenere conto, anche in fase di monitoraggio, non solo l’andamento del singolo percorso ma tutte le attività che tali Fondazioni ogni giorno strutturano al livello strategico: parliamo di accordi con partner importanti, attività formative non solo biennali, certificazioni e appartenenze a centri di competenza che possono fare la differenza nella gestione delle attività ordinarie. Fondazione Vita, ad esempio, come abbiamo ricordato effettua percorsi anche più brevi, ha un sistema di gestione qualità ISO 9001/2015 e tra gli accordi e le attività strategiche sviluppate, fa parte come socio affiliato del Centro di Competenza ad alta specializzazione Advanced Robotics and enabling digital Technologies & Systems 4.0 – ARTES 4.0.

4) Ci risulta dai protocolli con Farmindustria e Confindustria Dispostivi Medici che il vostro ITS partecipa alla Rete nazionale delle otto Fondazioni ITS dell’area delle Nuove Tecnologie della Vita (dal Friuli Venezia Giulia, alla Sicilia) Dott. Paolini avete progetti in divenire?

La costruzione di tali accordi tra la nostra Rete Nazionale NTV con Farmindustria e Confindustria Dispositivi Medici è uno degli esempi di come un sistema ben strutturato possa mettere a fattor comune competenze e progettualità nell’ottica di essere dei collettori di istanze formative per rispondere in maniera puntuale alle aziende del nostro settore. Tale approccio è ben augurale nell’ottica di poter ottenere attraverso tali strutture un piano ben organizzato e diffuso su tutto il nostro territorio per collezionare tali fabbisogni, e poter rispondere con studenti altamente qualificati alle aziende che ne confluiscono.

5) In merito ai corsi desideriamo conoscere dal Direttore Dott. Stefano Chiellini la situazione più specifica. Ad esempio quali corsi avete realizzato e quali sono i nuovi corsi che proponete anche in sintonia con le nuove tendenze ed indirizzi previsti dal Governo e dal PNRR? Quanti diplomati? Con quale tasso di occupazione ad un anno dal diploma, e negli attuali corsi quanti studenti avete?

Dal 2015 ad oggi sono stati finanziati 16 corsi ITS e la Fondazione ha attivato 1 percorso IFTS e 2 corsi per il Bando Strategico della filiera Chimico-Farmaceutica. In questi anni ha diplomato 240 ragazzi (206 con diploma ITS e 34 con certificazione di specializzazione) dei quali l’80% ha trovato lavoro. Ad oggi conta in aula circa 150 ragazzi ed è in corso la fase di progettazione dei nuovi corsi per il biennio formativo 2022/23. Rispetto alle figure professionali, i nostri percorsi si sono incentrati non solo sulle competenze tecniche riferite alle Life Sciences, ma anche verso il sistema di gestione di qualità di un processo farmaceutico o per mantenere alti standard, in termini di sicurezza e qualità, di un device biomedicale. Questo aspetto ha avuto un grande successo proprio nelle aziende con le quali collaboriamo. Realtà che hanno riconosciuto nei nostri percorsi di formazione attenti alle loro esigenze anche e soprattutto un valore aggiunto per lo sviluppo della loro impresa. Nell’ottica dello sviluppo molte sono le necessità formative dettate dalle imprese, che non necessariamente hanno bisogno di Tecnici Superiori per tutte le competenze richieste. Per tale motivo la Fondazione Vita si è accreditata a Regione Toscana come agenzia formativa e ha dal 2017 la Certificazione di qualità ISO 9001/2015, proprio perché, rivolgendoci ai fabbisogni delle imprese, ci è possibile attivare percorsi formativi di durata e certificazione differente. Ci auguriamo che tale attenzione possa essere in sintonia con le linee di sviluppo che si stanno delineando con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

6) Dottor Chiellini, abbiamo visto la vostra Fondazione nell’ambito del Festival della Salute a Siena (cfr articolo ed intervista del 15/11/2022) dello scorso novembre che ha promosso specifici incontri con gli studenti delle Secondarie Superiori, in particolare come vi siete mossi sul terreno dell’orientamento e della comunicazione? E cosa vi aspettate dal Ministero della Pubblica Istruzione e dalla Regione Toscana per compiere un ulteriore salto di qualità per tali attività?.

Lo scorso novembre, in occasione del Festival della Salute abbiamo organizzato con la Fondazione Toscana Life Sciences, una tavola rotonda dal titolo “Scienza, ricerca e innovazione per la salute futura”, alla quale hanno partecipato illustri referenti di aree differenti, strategici ognuno per la partita complessiva e complessa per un piano strategico da strutturare con tutti i player fondamentali di questa partita, ovvero la Dottoressa Alessandra Nardini, Assessora Istruzione, formazione e università Regione Toscana; la Dottoressa Antonella Zuccaro, Ricercatore INDIRE (Istituto Nazionale Documentazione Innovazione Ricerca Educativa) referente del progetto di ricerca Modelli di integrazione per il rapporto scuola lavoro; la Professoressa Annalisa Santucci, Vice Direttore Dipartimento di Biotecnologie, Chimica e Farmacia dell’Università di Siena; la Dottoressa Roberta Bianchi, HR Site Lead per l’area R&D – GSK Vaccines. La conclusione di tale tavola rotonda ha portato a tre riflessioni importanti, ovvero la necessità di costruire tavoli permanenti con tutti gli attori principali; strutturare al meglio l’orientamento per gli studenti, in sinergia anche con le Università che propongono percorsi differenti dai nostri e in alcuni casi se vogliamo anche collegabili a progettualità comuni; costruire modelli dinamici che possano rispondere in tempi rapidi al mismatch tra domanda e offerta.

7) Direttore Chiellini, ci può raccontare qualche vostro progetto innovativo di ricerca e di sperimentazione per il trasferimento tecnologico realizzato o da realizzare entro il 2022?

La Fondazione Vita dal 2019 ha costituito un laboratorio territoriale congiunto tra Università di Siena e Fondazione Toscana Life Sciences, su finanziamento di Regione Toscana, con lo scopo di creare ambienti di realtà virtuale e realtà aumentata per la formazione di studenti e personale aziendale.

Il V.I.T.A. Lab – Virtual Interaction for Training and Analysis Laboratory ha lo scopo di formare i tecnici del futuro con focus nell’ambito delle Scienze della Vita, attraverso strumentazioni altamente tecnologiche, applicazioni software e realtà immersiva con le quali poter interagire in un ambiente simulato in totale sicurezza e indurre a quel processo di Learning by doing, un’attività di formazione professionalizzante per formare tecnici in chiave 4.0. Tale progetto ha sicuramente un potenziale nel suo sviluppo, non solo per la formazione degli studenti, ma anche per i formatori, per i quali la nostra Fondazione sta facendo una formazione specifica per il suo uso e per lo sviluppo di tali applicazioni, e infine per gli operatori nelle aziende farmaceutiche. Quest’ultimo aspetto è sicuramente un progetto che stiamo sviluppando e che vediamo strategico nel prossimo futuro.

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