Resta altissima la tensione tra Cina e Giappone nel mar Cinese, dove si trovano le isole Senkaku, al centro di una rivendicazione territoriale che oppone Pechino (che le chiama Diaoyu) a Giappone, Corea del Sud e Taiwan. L’agenzia di stampa cinese Xinhua, ripresa dalla Bbc, fa sapere che caccia dell’aviazione cinese hanno seguito aerei americani e giapponesi che stavano sorvolando la “zona aerea di difesa e identificazione” proclamata unilateralmente dalla Cina sabato scorso e che comprende il tratto di mare con le isole contese. Entrando in quella zona, ricorda Pechino, tutti gli aerei in transito hanno l’obbligo di identificarsi, per evitare “misure difensive d’emergenza”.
Dopo l’annuncio di Pechino, un portavoce del Pentagono, colonnello Steve Warren, si è limitato a far sapere che “gli Stati Uniti continueranno a collaborare con i loro alleati e proseguiranno con le normali operazioni nella zona”. Le autorità giapponesi, invece, hanno affermato di essersi rifiutate di rivelare dettagli dei voli, come imporrebbe il “warning” di Pechino, confermando come gli Usa che le missioni di routine nella zona stanno continuando. “Stavamo semplicemente svolgendo le nostre solite attività di avvertimento e sorveglianza”, ha detto il ministro della Difesa giapponese, Itsunori Onodera, aggiungendo che “per il momento non abbiamo notato circostanze anomale, per cui non abbiamo fatto nessun annuncio”.