“Nella sua vita e con le sue azioni mio padre ci ha lasciato in eredità il domani”, ha detto il figlio di Shimon Peres, Chemi, incontrando la stampa nell’ospedale Tel Ha-Shomer di Tel Aviv. “Ci ha ordinato di edificare il futuro di Israele con coraggio e saggezza, e di spianare sempre strade per un futuro di pace”. La famiglia aveva chiesto di non dare l’annuncio della morte del premio Nobel per la Pace, avvenuta alle 2,15 ora locale (l’1,15 di questa notte in Italia) prima della conferenza stampa convocata in ospedale. Nel frattempo però la notizia si è diffusa sui social, e mentre le emittenti israeliane mantenevano il riserbo, è stata divulgata anche dai media internazionali.
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu, dopo aver espresso il suo “profondo dolore per la morte di una persona cara alla nazione”, ha definito l’ex presidente un “visionario” e un campione della difesa di Israele”. Netanyahu, che fu un rivale politico di Peres, ha riconosciuto che “Shimon ha dedicato la sua vita alla rinascita del nostro popolo”. Il premio Nobel verrà sepolto “tra i Grandi della Nazione” ossia nel cimitero del Monte Herzl a Gerusalemme, dove riposa anche l’altro premio Nobel israeliano, l’ex premier Yitzhak Rabin, ucciso nel 1995. Nel corso della seduta straordinaria della Knesset, il Parlamento israeliano, convocata per oggi, i ministri decideranno l’organizzazione della cerimonia funebre, per la quale sono attesi i più grandi leader internazionali.