Le vittorie arrivano in coppia. L’Italia cala il doppio asso mondiale in una giornata che diventa storica per lo sport del nostro paese. Il 2021 fu l’anno dei successi combinati, la finale di Wimbledon di Berrettini lo stesso giorno dell’Europeo di Mancini (11 luglio), l’oro di Jacobs e l’Oro di Tamberi (1 Agosto), adesso anche il 13 febbraio diventa una giornata da ricordare perché anche oggi l’inno nazionale ha suonato due volte. Nell’arco di mezz’ora Simona Quadarella a Doha e Lisa Vittozzi a Nove Mesto hanno vinto il titolo mondiale nel nuoto e nel biathlon, la prima nei 1500 stile libero, la seconda nella 15 km individuale.
Quadarella-Vittozzi: mezz’ora d’oro
Pomeriggio magico, con tempi leggermente più dilatati rispetto a quel primo agosto 2021. In mezz’ora le nostre ragazze sono salite in cima al mondo, trionfanti con un occhio e la testa rivolte anche alle Olimpiadi. Per Simona, quello a cinque cerchi è un appuntamento vicino. Tra soli 5 mesi e i migliori atleti del globo sfileranno sulla Senna nella cerimonia di apertura di Parigi 2024; per Lisa invece ci sarà ancora d’attendere, tra lei e il sogno olimpico, peraltro che si disputerà in casa sulle nevi di Anterselva, ci sono ancora circa 2 anni e un titolo da difendere nel 2025. Quelle di oggi sono due vittorie tra loro simili vinti, entrambe condizionate da una partenza ad handicap e poi trasformatesi in un assoluto e completo dominio. Certo, il tempo di Simona nei 1500 è ancora lontano da quelli di Katy Ledecky, americana che non ha preso parte a questi mondiali in Qatar: l’oro di Fukuoka a stelle e strisce era stato assegnato in 15’26”27, questo di Doha la Quadarella lo vince con un 15’46”99, venti secondi di ritardo sui tempi della campionessa. Il suo titolo arriva cinque anni dopo quello di Gwangju e se il tempo medio dell’americana appare ancora irraggiungibile l’indicazione certa è che su questa distanza la romana è la prima delle umane. Completano il podio Li Bingjie e Isabel Gose, una bella rivincita per la nostra ragazza dopo le sconfitte subite dalla tedesca agli europei di Roma (nei 400) e dalla cinese a Fukuoka (negli 800). L’azzurra tornerà in vasa tra un paio di giorni, per cercare di mettersi al collo anche l’oro negli 800 che ancora manca al suo palmares.
Lisa Vittozzi sta invece prendendo in mano negli ultimi anni lo scettro del biathlon azzurro. Fino a qualche stagione fa la punta di diamante della nostra squadra tricolore era Dorothea Wierer che, tuttavia, sta lentamente dirigendosi verso la chiusura della carriera. Fin dalle Olimpiadi 2018 Lisa era riuscita a dimostrare di poter prender in mano il testimone da Dorothea, quando vinse il bronzo in staffetta mista a Pyeongchang. La prima medaglia mondiale che ha potuto godersi interamente senza doverla condividere con il resto della squadra arrivò nel 2019 ad Ostersund e adesso sulle nevi della Repubblica Ceca ha conquistato il secondo oro iridato, dopo quello dello scorso anno (Oberhof) in staffetta. Quest’anno in Svezia aveva vinto la gara inaugurale della coppa del mondo, il che prometteva grandi risultati, ma poi è incappata in un momento complicato che si è interrotto solo il 14 gennaio nell’inseguimento di Ruhpolding, giusto in tempo per rendere magica la mezz’ora d’oro dello sport italiano.