Svizzera Italia – Infrastrutture – Convegno a Biasca – tratta Arcisate Stabio – Istituto Europa Asia –
ASSOEDILIZIA – Property Owners’ Association Milan Italy e Istituto Europa Asia IEA Europe Asia Institute
Italia e Svizzera a confronto sulle infrastrutture. Se ne parla il 23 ottobre a Biasca
FERROVIA ARCISATE-STABIO, 8 CHILOMETRI,
DUE MONDI DIVERSI
Colombo Clerici: “Dobbiamo rispondere in maniera adeguata all’efficienza del Paese confinante”
Con “Corridoio 4 metri” viene definito l’adeguamento delle ferrovie italiane e svizzere sull’asse nord-sud del Gottardo – tratto Canton Ticino-Novara-Busto Arsizio – per consentire il trasporto di semirimorchi e container con un’altezza agli angoli di 4 metri e di treni bipiano.
I lavori si concluderanno nel 2020. Ricordiamo che la Svizzera sta completando un colossale progetto di traforo delle Alpi – il progetto AlpTransit – cerniera del Corridoio ferroviario europeo Genova-Rotterdam destinato a favorire un rapido collegamento di uomini e merci tra Mare del Nord e Mediterraneo.
Se ne parlerà giovedì 23 ottobre 2014 a Forte Mondascia Biasca (www.fortemondascia.ch) dalle ore 10.30 alle 12.15 ca.
Relatori: Stefano Ardò, Responsabile sviluppo rete, FFS Infrastruttura Ticino; Alessandro Fattorini, Ufficio federale dei trasporti, Direzione divisione infrastruttura; Daniel Salzmann, Capo progetto FFS Corridoio 4M; Peter Jedelhauser, Resp. FFS Organizzazione di progetto asse nord-sud S.Gottardo.
Alla conferenza stampa seguirà la visita del cantiere del Corridoio 4M di Crocetto, condotta da Francesco Ielapi, FFS Capo progetto gallerie di Crocetto e della Giustizia.
Gli elvetici attribuiscono grande importanza alla realizzazione dell’opera, in quanto il corridoio di quattro metri può esplicare i suoi effetti unicamente se anche in Italia il profilo sarà ampliato. Solo così i convogli potranno raggiungere i terminali del Nord Italia.
Perciò hanno deciso di finanziare con 120 milioni di euro la realizzazione delle misure di ampliamento in Lombardia. A questo proposito l’Ufficio federale dei trasporti (UFT) e Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS), gestore delle infrastrutture ferroviarie italiane, hanno concluso la convenzione per il finanziamento, la pianificazione e la realizzazione degli adeguamenti necessari sulla linea di Luino. Anche tra Chiasso e Milano il profilo ferroviario sarà ampliato a quattro metri. Questi lavori saranno finanziati dall’Italia (ca. 40 milioni di euro).
A fronte del concreto impegno dei vicini svizzeri, il presidente di Assoedilizia e dell’Istituto Europa Asia Achille Colombo Clerici insiste per una analoga risposta da parte delle autorità politico-istituzionali locali e nazionali. Ma le premesse non sono buone, come dimostra il caso Arcisate-Stabio: poco più di 8 chilometri di ferrovia da costruire tra l’Italia e la Svizzera, collegando le direttrici del Sempione (Losanna, Ginevra e Berna) e del Gottardo (Bellinzona e Lugano), grazie all’interscambio ferroviario di Gallarate; e collegando inoltre Varese con il Canton Ticino e con Como (attraverso l’interscambio di Mendrisio); e l’aeroporto di Milano Malpensa con le città della Svizzera centrale e meridionale.
I lavori, iniziati nel 2009 con l’obiettivo di terminarli in tempo per Expo, vedono: il tratto svizzero quasi completato, quello italiano al palo (la più ottimistica delle ipotesi parla di fine 2016).
Perché?
Si è scoperto, un po’ in ritardo, che le rocce e il terreno di scavo non possono essere utilizzati per i lavori in quanto inquinati da arsenico: il che li trasforma in rifiuti industriali pericolosi, che vanno trasportati e smaltiti in siti speciali con un notevole appesantimento degli oneri.
L’impresa costruttrice non li vuole sostenere, le ferrovie non vogliono sborsare più di quanto stabilito in sede di appalto, l’ente nazionale preposto non ha ancora individuato il sito di stoccaggio. Risultato, tutto fermo, con gli scavi che tagliano boschi, campagne e città in bella vista.
In un momento, c’è da aggiungere, nel quale una nostra “bella figura” avrebbe il suo peso.
Monta infatti in Canton Ticino – dove il primo partito è la Lega locale – una certa aria antitaliana che se la prende con i frontalieri ed anche con il Governo.
Rimane il fatto che gli 8 chilometri della Arcisate-Stabio fotografano un mondo diverso.