“La telenovela è finita. I gruppi si dividono”. Così Matteo Renzi alla riunione del gruppo al Senato dopo aver annunciato la separazione tra Italia Viva e Azione di Carlo Calenda. Ma da Azione arriva la smentita e anche un ricorso al presidente del Senato.
L’annuncio
“Oggi ufficializziamo la separazione delle strade con gli amici di Azione – ha annunciato Renzi nella sua e-News -. Abbiamo provato fino all’ultimo a chiedere di fare la lista insieme e la risposta di Calenda è stata sprezzante. Ognuno ha il suo stile, noi non facciamo polemica. Dunque auguri a tutti e ognuno per la sua strada. Meglio finire questa telenovela che farci ridere dietro da mezza Italia”.
“Io voglio fare politica, non vivere circondato da cavilli regolamentari e da rancori personali. I gruppi – annuncia – si chiameranno Italia Viva – Il Centro – Renew Europe”.
“Si torna a politica con tour in 10 città”
“Dopo il congresso è il momento di ripartire. All’inizio di novembre – annuncia Renzi – formalizzeremo gli incarichi e le responsabilità come previsto dallo Statuto. Nel frattempo però voglio fare un tour in dieci città del Paese per invitare i nostri amici e non solo a volare alto e tornare alla politica. Che è la cosa che sappiamo fare e che dobbiamo fare. Queste le tappe dal 27 al 30 ottobre: Torino e Verona il primo giorno. Bari e Napoli sabato 28. Cagliari e Palermo domenica 29. Bologna e Roma lunedì 30. Genova e Firenze martedì 31 ottobre. Facciamo vedere chi siamo e che ci siamo. E riportiamo un po’ di speranza e di voglia di sognare”.
“Io voglio fare politica, non vivere circondato da cavilli regolamentari e da rancori personali. I gruppi – annuncia – si chiameranno Italia Viva – Il Centro – Renew Europe“.
Il ricorso di Azione: “Deliberazioni nulle”
Ma Azione non ci sta, smentisce Renzi e presenta ricorso. “Contrariamente a quanto dichiarato alla stampa dal Senatore Renzi – si legge in una nota – nessuno oggi ha deliberato o chiesto la separazione dei gruppi di IV e Azione. Cosa che invitiamo il Senatore Renzi a fare, visto che lo ha già annunciato mille volte. Per quanto riguarda la delibera sul cambio di nome – sottolinea Azione – abbiamo scritto al Presidente del Senato per segnalare una doppia violazione dello statuto operata oggi dal Capogruppo del gruppo Azione-Italia Viva – Renew, Enrico Borghi”.
“La prima violazione – spiega la nota – riguarda l’inclusione nel gruppo della senatrice Musolino senza la proposta cofirmata da Borghi e Gelmini esplicitamente prevista dallo statuto del gruppo; la seconda riguarda la mancanza dei 2/3 dei voti, anche considerando impropriamente la Senatrice Musolino, per deliberare un cambio di statuto. Le deliberazioni assunte oggi sono da considerarsi nulle e la senatrice Musolino non può in nessun modo considerarsi parte del gruppo parlamentare Azione-Italia Viva – Renew”.
“Il senatore Borghi è venuto meno ai suoi doveri di Presidente del Gruppo, che in primo luogo prevedono il rispetto dello Statuto. Agiremo conseguentemente in tutte le sedi preposte. Altri commenti su questa vicenda ridicola e caricaturale non sono necessari”.