JUVENTUS-SPAL 2-0
RETI: 29′ pt Ronaldo, 15′ st Mandzukic
JUVENTUS
Perin; De Sciglio, Bonucci, Rugani, Alex Sandro (42′ st Chiellini); Cuadrado, Pjanic, Bentancur, Douglas Costa (28′ st Matuidi); Ronaldo, Mandzukic
A disposizione: Szczesny, Pinsoglio, Cancelo, Barzagli, Benatia, Spinazzola, Dybala, Kean
Allenatore: Allegri
SPAL
Gomis; Cionek, Felipe; Bonifazi, Fares; Lazzari, Schiattarella (38′ st Valdifiori), Kurtic, Missiroli (14′ st Valoti); Antenucci, Petagna (40′ st Paloschi)
A disposizione: Milinkovic-Savic, Thiam, Simic, Djourou, Dickmann, Everton, Costa, Floccari, Moncini
La Juve ci mette pochi minuti a prendere possesso del campo, per quanto la Spal abbia personalità da vendere e provi anche ad imporre il proprio ritmo alla gara, occupando gli spazi e palleggiando con precisione. Il 4-4-2 schierato da Allegri è quasi obbligato, viste le assenze di Khedira e Emre Can e la necessità di Matuidi di riposare ma, nonostante due esterni offensivi come Cuadrado e Douglas Costa, in area arrivano pochi palloni. Così all’inizio il più pericoloso è proprio il brasiliano con due conclusioni dalla distanza, la prima bloccata da Gomis, la seconda deviata in angolo.
Quando si ha un fenomeno come Ronaldo però, di palloni in area ne basta uno: al 29′ è il destro di Pjanic a recapitarlo al mittente ed è il sinistro di CR7, in leggero contro balzo, a spedirlo in rete. Non è un gol banale, perché 10 reti in 16 partite valgono un primato: mai nessuno in maglia bianconera era arrivato in doppia cifra tanto velocemente.
La ripresa presenta un Douglas Costa indemoniato, che in un minuto centra in pieno il legno con una sassata in diagonale, poi impegna Gomis dal limite. Il brasiliano non si limita ad aggredire la fascia sinistra, ma agisce spesso da rifinitore accentrandosi e creando superiorità numerica con le sue accelerazioni. Se si parla di accelerazioni però, quella di Ronaldo al quarto d’ora è semplicemente mostruosa: il portoghese si fionda su un pallone che sembrava perso, lo fa suo e lo appoggia a Douglas Costa. Il sinistro da fuori area trova la risposta di Gomis, ma sulla respinta c’è Mandzukic, che onora la sua prima fascia da capitano insaccando con il più semplice dei tap-in.
Il doppio vantaggio permette ai bianconeri di gestire il gioco con maggiore tranquillità, la ricerca del gol ora è più un esercizio stilistico che una necessità e Ronaldo prova a soddisfarlo incrociando un rasoterra dal limite che Gomis riesce a intercettare. Poco prima della mezz’ora Allegri sostituisce Douglas Costa con Matuidi, il che garantisce maggior copertura, ma non limita certo la pressione che i bianconeri portano alla Spal e Ronaldo va vicino alla doppietta con una rovesciata alta di poco e con un diagonale a lato. Il terzo gol non arriva, ma c’è comunque da festeggiare Chiellini: a tre minuti dal novantesimo rileva Alex Sandro e firma la sua 483° presenza, superando Bettega e diventando il quinto bianconero della storia per numero di partite giocate. Un nuovo, straordinario traguardo per uno dei simboli di una Juve sempre più inarrestabile.