La ricorrenza celebrata con un concerto alla Palazzina Liberty di Milano
L’AERONAUTICA MILITARE ITALIANA HA COMPIUTO 94 ANNI
Comune di Milano e 1^ Regione Aerea hanno celebrato con un concerto alla Palazzina Liberty di Milano un duplice anniversario: il 94° di fondazione dell’Aeronautica militare italiana e il 100° della costituzione nel 1917, durante la Grande Guerra, dei cinque gruppi caccia del Regio Esercito, primo nucleo della futura aviazione militare. “Una giornata di festa – ha detto il comandante della 1^ Regione Aerea e del Presidio Militare di Milano generale Settimo Caputo – che testimonia, anche attraverso l’esibizione comune della nostra Fanfara e della Civica Orchestra di Fiati di Milano, la costante vicinanza e collaborazione tra aviazione e cittadinanza”. Dopo aver ringraziato l’assessore alla Cultura del Comune di Milano Filippo Del Corno per la collaborazione attraverso l’Ufficio Musica, Caputo ha annunciato per il Primo Maggio un altro concerto per raccogliere fondi da destinare ai terremotati del centro Italia.
Il concerto è stato magistralmente diretto dal maresciallo Antonio Macciomei.
Il programma ha visto eccezionalmente impegnate, mescolate tra loro, due prestigiose (per profilo musicale, storia e tradizione) compagini bandistiche della città. L’evento, inserito nella programmazione di “Palazzina Liberty in Musica” ha inteso inoltre gettare uno sguardo d’insieme al repertorio delle grandi trascrizioni particolarmente in uso nel passato e in originale per ensemble di fiati.
Il brano di apertura (firmato da Alberto Di Miniello, già direttore dell’allora banda Musicale della Regia Aeronautica, riproposto nella trascrizione per banda moderna da Antonio Macciomei) e di chiusura sono il giusto omaggio istituzionale cui è stata dedicata la serata.
Il cuore del programma musicale si è articolato invece attorno a tre filoni ben distinti e riconoscibili: le grandi pagine dell’opera ottocentesca italiana, la musica da film e di intrattenimento e la musica originale per fiati.
Compositori di casa nostra (Verdi e Bellini) hanno trovato posto accanto a celebri firme della musica internazionale (Reed, Williams, Chick Corea) senza preclusione di genere. Pur partendo da motivazioni poetiche differenti, il percorso si è articolato tra stili diversi, in apparente contrasto tra loro, ma ugualmente in grado di restituire il genuino fascino della festa che sempre accompagna l’esibizione di una banda musicale.
A conferma, gli applausi scroscianti degli invitati.