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La Castagna del Partenio per la crescita dei territori periferici della Campania.

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Il Distretto della castagna e dei marroni della Campania sta intensamente lavorando per ottenere un importante riconoscimento: l’Indicazione geografica protetta per il Marrone del Partenio. Un riconoscimento che andrebbe a completare le Igp di una regione – la più importante d’Italia a livello castanicolo – che ne conta già quattro per questo frutto: la Castagna di Montella Igp, il Marrone di Serino Igp, il Marrone di Roccadaspide Igp e il Marrone di Roccamonfina. Prospettive importanti di crescita territoriale e di promozione delle eccellenze locali che meritano attenzione anche per le ricadute turistiche e per la promozione dei luoghi di appartenenza. “Una possibilità che rappresenta una priorità, ma anche un modello di collaborazione tra pubblico e privato che come Gal sosteniamo da tempo. Si continua a lavorare in maniera corale per il territorio e oggi che il tema in discussione è l’autonomia differenziata dobbiamo fare ancora di più uno sforzo per sviluppare il nostro tessuto produttivo, partendo dalle eccellenze come quelle enogastronomiche. È proprio quello che in questa circostanza si sta facendo, attraverso il modello della cooperazione tra pubblico e privato, che, come Gal Partenio, stiamo seguendo da tempo, sperimentando l’importanza di una collaborazione di questo tipo”, ha recentemente ribadito Luca Beatrice, presidente del Gal Partenio. “La Campania è la regione produttiva più importante d’Italia e, oggi, proprio sulla castagna è in corso una grande sfida sia a livello europeo sia mondiale. Da una parte, infatti, abbiamo paesi come Grecia, Spagna e Portogallo che stanno insidiando i nostri mercati. A livello planetario c’è invece la Cina, che rappresenta il 90% della produzione mondiale e che sta rosicchiando fette ai produttori europei a livello internazionale”, ha rilanciato Roberto Mazzei, presidente del Distretto della castagna e dei marroni della Campania.

La Castagna del Partenio interessa una vasta area geografica che comprende le zone montuose e collinari del Partenio, della Valle Caudina e del Vallo di Lauro e Baianese. Il territorio coincide quasi interamente con l’area del Parco regionale del Partenio, nel quale insistono comuni delle province di Avellino, Benevento e Caserta.  Il potenziale produttivo è di circa 25.000 quintali su una superficie complessiva in produzione di circa 1.500 ettari, ma tale coltivazione assume un’importanza economica, sociale e ambientale per la zona interessata che va ben oltre il solo aspetto commerciale e include valori culturali, sociali e storici agganciati ad una filiera locale molto importante per le comunità locali e l’agricoltura del Partenio.

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