La Corea del Nord dovrà “compiere azioni” contro Seul, e il compito spetterà ai militari: lo ha detto, citata dall’agenzia nazionale nordcoreana Kcna, Kim Yo Jong, potente sorella del leader di Pyongyang Kim Jong Un. “Ritengo sia l’ora di rompere con le autorità sudcoreane. Presto compiremo altre azioni”, ha affermato Kim Yo Jong dopo giorni di dichiarazioni bellicose da parte della Corea del Nord in risposta al lancio di volantini anti-Pyongyang da parte di attivisti sudcoreani al confine tra i due Stati. “Esercitando il potere conferitomi dal leader supremo, dal partito e dallo Stato, ho detto al dipartimento responsabile dei rapporti con il nemico di portare avanti la prossima azione, con decisione – ha detto la donna, tra i principali consiglieri del fratello -. Il diritto di agire contro il nemico è stato dato allo stato maggiore del nostro esercito”. Kim Yo Jong non ha spiegato quale possa essere questa azione contro Seul, ma si ipotizza un piano per distruggere quello che ha definito “l’inutile ufficio di collegamento tra Nord e Sud (nella città nordcoreana di Kaesong, vicino al confine), che presto potrebbe essere visto in macerie”.