Ballarin si ispira alle antiche e tradizionali forme decorative dei tempi egizi, in particolare a quello di Abu Simbel, per riproporre in chiave moderna memorie e ricordi, emozioni e racconti, simboli e spiritualità
Giovedì 1 giugno l’Ambasciata d’Italia in Bosnia Erzegovina inaugurerà presso la Galleria Nazionale della Bosnia Erzegovina a Sarajevo la prestigiosa mostra pittorica “La mossa del cavallo”, del maestro veneziano Luigi Ballarin. In mostra circa trenta opere inedite, con il nobile equino assoluto protagonista, tra tele con acrilico e smalto e opere in ferro. Sarà visitabile, a ingresso libero, sino al 18 giugno, da lunedì a sabato, dalle ore 10:00 alle ore 20:00.
IL VERNISSAGE – In occasione del vernissage saranno presenti il maestro, già reduce dal successo dell’esposizione “Magnifiche architetture” Magnificent Architectures” nel 2022, l’Ambasciatore Marco Di Ruzza, il direttore della Galleria Nazionale della Bosnia Erzegovina Strajo Krsmanovic e la curatrice Beste Gursu. Sarà dato così il via alle celebrazioni per la Festa della Repubblica Italiana 2023 (che ricorre ogni 2 giugno), all’insegna dell’arte e delle relazioni culturali tra Italia e Bosnia Erzegovina. Tra gli ospiti annunciati, il Ministro della Cultura e dello Sport della FBiH Sanja Vlaisavljević, il Capo di Gabinetto del Ministro Cultura e dello Sport della FBiH Anita Vlašić e il Segretario generale Presidenza della BiH Zoran Đerić, l’Ambasciatrice di Spagna Maria Teresa Lizaranzu Perinat, l’Ambasciatore del Brasile Lineu Pupo De Paula, l’Ambasciatore dell’Egitto Yasser Abdelrahman Ali Sorour, l’Ambasciatore del Pakistan Akhtar Jamil Rao e l’Ambasciatore dell’Azerbaijan Vilayat Guliyev.
LE OPERE IN MOSTRA – La produzione artistica di Ballarin, tra contrasti cromatici, forme essenziali ed equilibrati movimenti, intrisa di “arti” e di storia, si fa ponte tra Oriente e Occidente, con rimandi stilistici ad altre culture, in primis quelle bizantina e turca. Il risultato diventa quindi “meta-arte”, un’arte che guarda all’arte, con quel cavallo che ne è al contempo sintesi e sorgente. Grazie alle tecniche miste e all’uso dell’acrilico e dello smalto, Ballarin rende insolite le sue decorazioni, imprecise da vicino ma perfette da lontano.
“Sono lieto di potere accostare il simbolo dell’Ambasciata d’Italia in Bosnia Erzegovina a una preziosa esposizione di opere del maestro Luigi Ballarin, che con la sua storia personale e professionale è fulgido esempio di quel fitto mondo di scambi ideali e culturali che uniscono l’Italia all’Oriente – spiega Marco di Ruzza, Ambasciatore d’Italia in Bosnia Erzegovina a Sarajevo – La mostra, inaugurata significativamente nel contesto delle celebrazioni della Festa della Repubblica italiana, offrirà al pubblico bosniaco-erzegovese e a tutti coloro che avranno la fortuna di visitare la Galleria Nazionale di Sarajevo l’opportunità unica di immergersi nelle atmosfere mistiche ed eleganti dell’arte di Ballarin, che trova in questa terra entusiasta ricezione proprio per la capacità del maestro di interpretare con intelligente e creativa duttilità lo spirito dell’incontro e della contaminazione.”
LA MOSTRA ALL’ACCADEMIA D’EGITTO – Prorogata sino al 31 agosto, presso all’Accademia d’Egitto, a Roma, la nuova personale di Luigi Ballarin “Antico Egitto. La vita oltre la vita”. L’esposizione, che abbraccia otto opere di grandi dimensioni, si concentra in particolare sulla bellezza del tempio di Abu Simbel, fortemente voluto e costruito da Ramses II (1303 a.C. – 1212 a.C.) per celebrare la sua vittoria contro gli Ittiti nella battaglia di Kadesh. L’artista ha voluto così ricordare maestosità e significati di questo tempio trovato sepolto dall’archeologo svizzero Johann Ludwig Burckhardt nel 1813. La mostra sarà aperta dalle 10 alle 16 dal lunedì al venerdì. Ingresso libero.
LE OPERE IN MOSTRA – Ballarin si ispira alle antiche e tradizionali forme decorative dei tempi egizi per riproporre in chiave moderna, rinnovata, non solo le rappresentazioni, ma anche i suoi messaggi. Grazie alle tecniche miste e all’uso dell’acrilico e dello smalto, rende insolite le sue decorazioni, apparentemente imprecise da vicino, ma perfette da lontano. Ad arricchire le opere, effetti metallici che donano alle opere una grande luminosità, narrando memorie e ricordi, emozioni e racconti, simboli e spiritualità, come nella scena della psicostasia (ossia la pesatura del cuore).
BIOGRAFIA DELL’ARTISTA – Luigi Ballarin inizia la sua carriera artistica negli anni ‘90 a Venezia; nel 2000 si trasferisce a Roma e, dopo un invito per una mostra personale, si innamora di Istanbul. Attualmente vive e lavora nelle tre città, creando un’unione tra culture diverse con un linguaggio unico e originale. La sua arte è infatti unione tra Oriente e Occidente e sintetizza in immagini iconiche le suggestioni delle arti minori, che percorrevano i cammini degli scambi commerciali e dei viandanti, e fondevano le diverse tradizioni: le decorazioni delle maioliche, lo smalto delle oreficerie, i ricami dei tessuti preziosi.
Ufficio Stampa Uozzart di Salvo Cagnazzo
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