IQ.22/10/2013 – Le mani sono un ricettacolo di germi; circa il 20% è rappresentato da microrganismi non patogeni, che risiedono normalmente sulla cute senza creare danni.
A questi, però, possono aggiungersi virus e batteri che circolano nell’aria o con cui veniamo in contatto toccando le più diverse superfici.
Quando trovano un ambiente ideale, i germi vi si annidano e, se le condizioni ambientali lo consentono, proliferano moltiplicandosi ad un ritmo impressionante.
Possono sopravvivere per ore sulle superfici: giocattoli, telefoni, maniglie, tavoli, tastiere del computer, asciugamani o altri oggetti e da qui possono essere trasmessi al naso, alla bocca o agli occhi, semplicemnete attraverso le nostre mani.
I germi patogeni che si annidano sulla nostra pelle possono essere responsabili di molte malattie, dalle più frequenti e meno gravi, come l’influenza e il raffreddore, a quelle più severe come il tifo, l’epatite A, il colera, la toxoplasmosi.
E’ per questo motivo che il lavaggio delle mani, secondo il Center for Disease Control and Prevention (CDC) di Atlanta rappresenta il “most important means of preventing the spread of infection”, la misura più importante per prevenire la diffusione delle infezioni.
Quando lavare le Mani
avare frequentemente le mani è importante, soprattutto quando trascorri molto tempo fuori casa, in luoghi pubblici, spesso poco igienici. Alcune situazioni richiedono particolare attenzione, ad esempio:
PRIMA DI
mangiare
maneggiare o consumare alimenti
somministrare farmaci
medicare o toccare una ferita
applicare o rimuovere le lenti a contatto
DOPO
aver tossito, starnutito o soffiato il naso
essere stati a stretto contatto con persone ammalate
essere stati a contatto con animali
aver usato il bagno
aver cambiato un pannolino
aver toccato cibo crudo, in particolare carne, pesce, pollame e uova
aver maneggiato spazzatura
aver usato un telefono pubblico, maneggiato soldi ecc.
aver usato un mezzo di trasporto (bus, taxi, auto ecc.)
aver soggiornato in luoghi molto affollati, come palestre, sale da aspetto di ferrovie, aeroporti, cinema ecc.
Come lavare le Mani
Il lavaggio delle mani ha lo scopo di rimuovere i germi patogeni presenti sulla cute, attraverso un’azione meccanica.
Ma non basta aprire il rubinetto e passare le mani sotto il getto dell’acqua per eliminare il problema.
Ecco alcune semplici regole per un efficace e igienico lavaggio delle mani.
Utilizza sapone (meglio quello liquido della saponetta) e acqua corrente, preferibilmente calda. Il sapone liquido non è esposto all’aria e quindi non permette ai germi di proliferare, come invece può accadere sulla superficie della saponetta
Applica il sapone su entrambi i palmi delle mani e strofina sul dorso, tra le dita e nello spazio al di sotto delle unghie (dove si annidano più facilmente i germi), per almeno 40-60 secondi
Risciacqua abbondantemente con acqua corrente
Asciuga le mani possibilmente con carta usa e getta o con un asciugamano personale pulito o con un dispositivo ad aria calda
Non toccare rubinetti o maniglie con le mani appena lavate. Per chiudere il rubinetto usa una salviettina pulita, meglio se monouso.
Applica, eventualmente, una crema o lozione idratante per prevenire le irritazioni, in caso di detergenti troppo aggressivi o dopo lavaggi prolungati.
Per rimuovere i germi dalle mani è sufficiente il comune sapone, ma, in assenza di acqua, puoi ricorrere ai cosiddetti hand sanitizers (igienizzanti per le mani), a base alcolica. Questi prodotti vanno usati quando le mani sono asciutte, altrimenti non sono efficaci. Se li usi frequentemente, inoltre, possono provocare secchezza della cute.
In commercio esistono anche detergenti con azione battericida, ma attento a non abusarne, perché potrebbero aumentare la resistenza batterica alle infezioni.
I saponi con disinfettanti o antisettici hanno senso soprattutto in alcune circostanze, come in ospedale. Le mani sporche degli operatori sanitari, infatti, sono le prime responsabili della diffusione di infezioni ospedaliere.
In Ospedale
Durante l’attività di assistenza, se non si adottano opportune misure igieniche, c’è il rischio di diffondere le infezioni tra malati, da malato a sano, da sano a malato.
Ci sono evidenze che circa 1/3 delle infezioni associate alle pratiche assistenziali sono prevenibili con semplici misure igieniche. E’ quindi opportuno conoscere le più comuni modalità di contaminazione e mettere in atto le opportune misure igieniche. Gli operatori sanitari devono seguire specifiche procedure, per l’applicazione delle quali sono formati. Ma anche i malati, o chiunque fornisca loro assistenza, dovrebbe conoscerle e metterle in pratica.
La trasmissione delle infezioni segue 3 fasi:
i germi presenti sulla cute del malato o su oggetti nelle immediate vicinanze del malato stesso si trasferiscono alle mani di chi li assiste e degli operatori sanitari, dove sopravvivono per qualche minuto
gli assistenti e gli operatori sanitari non eseguono un corretto lavaggio o la disinfezione delle mani
gli assistenti e gli operatori toccano un altro malato o un oggetto che verrà in contatto diretto con il malato.
Momenti o oggetti che danno origine a una contaminazione:
la medicazione di una ferita
le manovre sui cateteri inseriti nei vasi sanguigni e sui cateteri urinari
le manovre sulle vie respiratorie
il contatto con le secrezioni dei pazienti
gli indumenti
la biancheria del letto
i mobili vicino al letto e altri oggetti nelle immediate vicinanze del malato
i lavandini e in particolare le manopole dei rubinetti
Principali tecniche di lavaggio
L’igiene delle mani può essere fatta con modalità e prodotti diversi a seconda della mansione che si deve svolgere.
Le principali tecniche che riguardano chiunque sia a contatto con un malato sono:
Lavaggio sociale o igienico
Ha lo scopo di eliminare lo sporco visibile e rimuovere i germi patogeni, con l’aiuto di acqua e sapone detergente, possibilmente liquido.
E’ necessario lavare le mani quando sono visibilmente sporche (sangue o altri liquidi biologici), dopo l’uso dei servizi igienici, prima di manipolare farmaci e prima di preparare o servire alimenti.
Il lavaggio sociale deve durare dai 40 ai 60 secondi.
Per l’esecuzione corretta occorre:
aprire il rubinetto con la mano, il gomito o il piede
bagnare uniformemente le mani e i polsi con acqua tiepida
applicare una dose di sapone sul palmo della mano e insaponare uniformemente mani e polsi con sapone liquido detergente in dispenser
dopo aver insaponato le mani per almeno 15 secondi sciacquare abbondantemente
asciugare con asciugamani monouso in tela o carta assorbente fino a eliminare l’umidità residua
chiudere il rubinetto dell’acqua con il gomito, oppure se è manuale con un lembo dell’asciugamano.
Lavaggio antisettico
Ha lo scopo di eliminare i germi patogeni presenti sulle mani, attraverso l’uso di acqua e detergenti contenenti un agente antisettico; i più utilizzati sono clorexidina gluconato, iodofori e triclosan.
Anche questo tipo di lavaggio è adatto prima di manipolare farmaci o preparare il cibo e deve durare dai 40 ai 60 secondi.
Frizione alcolica
Ha lo scopo di eliminare i germi patogeni, attraverso l’utilizzo di soluzioni al 60-80% di alcol, associato a sostanze emollienti e umidificanti, in grado di proteggere la cute delle mani. I prodotti possono essere in gel, liquidi o in schiuma e non vanno usati su cute lesa o ferite e in presenza di fiamme. Per eseguire la frizione alcolica non serve l’acqua, non occorre che ci sia un lavandino e non occorre carta per asciugarsi le mani. Le confezioni sono tascabili.
La frizione è indicata nelle seguenti situazioni:
prima e dopo il contatto diretto con il malato
dopo la rimozione dei guanti non sterili
dopo il contatto con liquidi e secrezioni corporee, mucose o cute non integra o in caso di medicazione delle ferite
quando, assistendo lo stesso malato, si passa da una sede del corpo contaminata a una pulita
dopo contatto con oggetti nell’immediata vicinanza del malato.
La frizione deve durare complessivamente 30-40 secondi, fino a completa asciugatura. In alternativa alla frizione con soluzione idroalcolica si possono lavare le mani con acqua e sapone antisettico. Va però evitato l’uso contemporaneo di frizioni a base alcolica e sapone antisettico.
Ci sono, infine, procedure che riguardano solo chirurghi e infermieri di sala operatoria da effettuarsi prima delle procedure chirurgiche.
lavaggio chirurgico secondo una procedura stabilita
frizione chirurgica con preparazioni a base di alcol prima delle procedure chirurgiche.