IQ. 14/03/2013 – Quest’oggi prendiamo la time machine e torniamo indietro nel tempo di 2 secoli nel lontano Oriente dove un gesuita, padre Georg Joseph Kamel, fu rapito dalla sua bellezza per eccellenza ritenuta simbolo di massima raffinatezza:”Tsubaki” è il suo nome originario, stiamo parlando della camelia (nome dato in onore proprio al suo esportatore).
Pianta legnosa originaria del Giappone e della Cina presenta foglie di un verde scuro brillante ovali e petali morbidi leggermente arrotondati dalle forme sensuali e dai colori affascinanti che ha letteralmente conquistato tutta l’Europa.
Oltre a svolgere un ruolo fondamentale in alcuni riti religiosi, in Giappone, è considerato il fiore che annuncia l’imminente arrivo della primavera. Le prime esportazioni furono fatte nel 1740 e ben presto divenne protagonista dei giardini di tutta Europa.
In Italia arrivò nel 1786 nel lussureggiante giardino all’inglese della Reggia di Caserta per volere della regina Maria Carolina Asburgo Lorena e di lì a poco arrivò fino a Velletri dove ha trovato il suo habitat naturale ed in poco tempo in ogni giardino o vigna veliterna primeggia sul resto della vegetazione.
Le prime manifestazioni veliterne a lei dedicate risalgono al 1994 dove per un caso fortuito divenne un simbolo di Velletri a tal punto da rendere,ancora tutt’oggi,la città di produzione di camelie più famosa del mondo. Tutto questo grazie ad un articolo apparso sulla rivista “Società Italiana Amici dei Fiori” in cui si parlava di queste splendide e longeve piante e proprio quest’ultimo articolo ha catturato l’attenzione dei dirigenti del Garden Club di Perugia tanto da contattare l’autore residente a Velletri e chiedere di poter visitare alcuni giardini locali nel mese di marzo. Nello stesso periodo un vivaista del logo aveva mostrato ad alcuni appassionati di Roma le camelie di uno dei giardini ritenuto il più bello della città e tutte queste gite alla scoperta di esemplari nuovi sparsi nel nostro territorio hanno gettato le basi per quello che sarebbe diventato un appuntamento annuale de “La festa delle Camelie”.
Per visitare questi giardini per lo più privati si mettono a disposizione mezzi pubblici, piccoli autobus che trasportano i visitatori da un giardino all’altro.
La festa della “rosa giapponese” è arrivata oramai alla sua 19^ edizione, si svolge ogni terza domenica di marzo ed è diventato un appuntamento importante unito alla cultura e all’arte. Il centro storico e la villa comunale diventano un vero e proprio mercato floreale dove è possibile ammirare e comprare magnifici esemplari e non solo. Nei punti strategici della città vengono allestite mostre fotografiche e pittoriche dedicate alla pianta nipponica.
E proprio per rinsaldare questo forte legame col Giappone per questa edizione si è pensato di ricreare attraverso scenografie architetture e scenari dallo stile nipponico per far immergere il visitatore nella cultura e nella vita quotidiana asiatica.
La manifestazione quest’anno è fissata per il 16-17 marzo un’ottima gita fuori porta alla scoperta di due città totalmente diverse per cultura e usanze ma unite da un fiore che da secoli è simbolo di perfezione.