IQ. 20/02/2013 – L’estensione totale del territorio nazionale (ovvero la somma delle superfici degli 8.092 comuni italiani al 9 ottobre 2011) ammonta a 302.070,8 km2.
E’ questo il valore che emerge dagli archivi cartografici a disposizione dell’Istat (le Basi Territoriali, vedi glossario) aggiornati, in stretta collaborazione con i comuni, in occasione dei censimenti generali del 2011.
Tra le ripartizioni geografiche, il Mezzogiorno è quella con la maggiore estensione territoriale, rappresenta, infatti, il 41% della superficie nazionale. La ripartizione del Nord-ovest e quella del Centro hanno all’incirca la stessa estensione (19,2% della superficie nazionale), mentre il Nord-est risulta leggermente più esteso (20,6% del totale).
La Sicilia, con una superficie di 25.832,4 km2 (pari all’8,6% del totale nazionale), è la più grande regione italiana, seguita dal Piemonte (25.387,1 km2, 8,4% del totale) e dalla Sardegna (24.100,0 km2, 8%).
Le regioni di minore dimensione sono la Valle d’Aosta (3.260,9 km2, 1,1% del totale), il Molise (4.460,6 km2, 1,5%) e la Liguria (5.416,2 km2, 1,8%).
La provincia più estesa è quella di Bolzano/Bozen con quasi 7.400 km2 (2,4% del totale nazionale), seguita a breve distanza da quelle di Foggia (poco più di 7.000 km2, pari al 2,32% del totale) e Cuneo (6.894,9 km2, 2,28%).
La provincia più piccola è quella di Trieste con appena 212,5 km2; che è preceduta dalle province di Prato (365,7 km2), Monza e della Brianza (405,4 km2) e Gorizia (467,1 km2).
Sono 11 le province con oltre 5.000 km2 di estensione territoriale; rappresentano il 23% del territorio nazionale; 11 risultano anche quelle con meno di 1.000 km2.
Con 1.287,4 km2,Il comune di Roma, risulta il più esteso d’Italia e rappresenta ben lo 0,4% dell’intero territorio nazionale. Seguono, in ordine decrescente di estensione, i comuni di Ravenna (RA), Cerignola (FG), Noto (SR), Sassari (SS), Monreale (PA), Gubbio (PG) e Foggia (FG), con valori compresi tra 653,8 e 509,3 km2.
I comuni con un’estensione superiore ai 250 km2 sono solo 67, ma interessano l’8,1% della superficie complessiva nazionale.