IQ. 08/07/2013 – Fin dalle prime ore del mattino una lunga fila di fedeli ad attendere papa Francesco a Lampedusa.
Non si vedono divise, le forze dell’ordine su richiesta specifica del Pontefice si sono mimetizzate tra la folla.
Anche le transenne saranno poche e movibili per evitare inutili disagi e blocchi all’isola.
Papa Francesco si è recato a Lampedusa per omaggiare il sacrificio di tante vite umane nel Canale di Sicilia ed incontrare i 114 migranti ospiti del centro di accoglienza e la popolazione locale.
Il papa comincerà dai pescatori, uomini che vanno per mare e che, spesso, sono i primi a prestare soccorso ai migranti in arrivo.
Il sindaco Giusy Nicolini e l’arcivescovo di Agrigento Francesco Montenegro hanno fatto sì che autorità, istituzioni e clero siciliano partecipassero poco a questo evento, per far sì che papa Francesco trovasse semplicità e familiarità.
La messa sarà molto particolare e suggestiva: sullo sfondo il cimitero dei barconi abbandonati dagli scafisti che hanno fornito all’artigiano Franco Tucci il materiale per realizzare l’altare incastrato in una piccola barchetta di legno. E di legno è anche il timone davanti al pulpito e la pastorale e il calice.
In tutto saranno circa quindicimila le persone che ascolteranno Papa Francesco in una celebrazione umile e gioiosa, dolorosa e di speranza, somigliante al modo di fare del pontefice.