Irruzione della douane francese alla stazione di Bardonecchia
Tensione tra Italia e Francia dopo che, la sera di venerdì 30 marzo 2018, una pattuglia di agenti della douane transalpina ha fatto irruzione in una saletta dedicata all’assistenza nella stazione di Bardonecchia allo scopo di controllare un nigeriano sospettato di essere un corriere della droga. L’uomo arrivava da Parigi ed era diretto a Napoli. Nel locale è stato sottoposto all’esame delle urine, che non avrebbe potuto essere fatto sul convoglio. L’esito dell’esame è stato negativo e l’uomo è stato lasciato libero di proseguire nel proprio viaggio.
In disuso dal 2006, la saletta è stata concessa dalle Ferrovie al Comune che, con fondi della prefettura, vi finanzia attività di mediazione. Tra coloro che vi operano c’è l’organizzazione non governativa Rainbow4Africa, che si occupa di seguire le vicende dei migranti che arrivano da quelle parti con lo scopo di tentare la traversata tra le montagne. “E’ stata una provocazione ignobile”, sostengono i componenti di quest’ultimo sodalizio.
I doganieri francesi non hanno avvertito la controparte italiana, come invece richiederebbe la prassi. Questo ha scatenato le proteste del Ministero degli esteri, che ha parlato di “comportamento inaccettabile” e ha convocato l’ambasciatore del Paese vicino. E’ stato addirittura notificato alle autorità transalpine il divieto d’ingresso autonomo in territorio italiano se non espressamente autorizzati. Tra coloro che protestano anche il sindaco di Bardonecchia, Francesco Avato.