Arrabbiata e delusa!
Cosi si sente la signora Maria Simona Bellini, con la figlia disabile in carrozzina, dopo quello che le è capitato Martedi 19 Agosto nella frazione di Scai nel comune di Amatrice.
Redazione IQ: Signora Bellini potrebbe raccontarci cosa le è successo ieri?
Maria Simona Bellini: Ieri sera ci siamo fatti un po’ di chilometri per portare Letizia nel paese di Scai, nel comune di Amatrice, in programma c’era la Sagra del rigatone al cinghiale. Ma arrivati sul posto ci siamo subito imbattute in una lunghissima fila di macchine parcheggiate lungo la strada stretta e tortuosa. A quel punto abbiamo chiesto al servizio d’ordine se potevamo avvicinarci un po’ di più al centro della festa visto la nostra situazione: mia figlia, ragazza disabile in carrozzina e mio marito con difficoltà a camminare. Appena trovato un posto però ci hanno detto che non potevamo sostare in quella zona (quello del servizio d’ordine ci aveva praticamente seguito!) nonostante non ostruisse il passaggio.
Redazione IQ: Ha chiesto spiegazioni?
M.S.Bellini: Certo. Ho chiesto spiegazioni, anche sulle macchine che invece erano posteggiate. La risposta è stata che appartenevano a persone “arrivate prima” e che nessun posto disabili era stato riservato ne’ previsto!
Redazione IQ: Come avviene spesso in questi eventi, poca tutela nei confronti delle persone con disabilità?
M.S.Bellini: Purtroppo è cosi. Ma la risposta che maggiormente mi ha fatto imbufalire sa quale è stata?
Redazione IQ: Quale?
M.S. Bellini: “Questa volta non posso favorirVi”.
Redazione IQ: FAVORIRVI???
M.S.Bellini: Purtroppo ha sentito bene!! Ha detto che questa volta non poteva Favorirci .. A quel punto abbiamo rimesso la carrozzina di Letizia in macchina e ce ne siamo andate.
Redazione IQ: Veramente incredibile! Inoltreremo questa intervista al Sindaco, sperando che in futuro intervenga per evitare episodi simili. Vuole comunicargli qualcosa?
M.S. Bellini: Conosco il Sindaco e posso dire che è una bravissima persona, disponibile ai massimi livelli. E la gente di Amatrice è meravigliosa. Non c’entra il sindaco. Il problema è la controcultura imperante che va cambiata, credono di farci un favore mentre invece è un diritto sacrosanto!