IQ – 26/02/2013 di Stefania Paradiso
Guai a dire che le donne chiacchierano di più per vanità o sfogo adesso che la ricerca ha rintracciato la “colpa” della loquacità in un gene. Sembrerebbe, infatti, che le donne siano munite di una quantità maggiore di un gene del linguaggio che le porterebbe a parlare di più e meglio.
Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Neuroscience nel cervello femminile il gene della loquacità è molto più attivo, soprattutto nei primi anni di vita, quando le parole iniziano a essere articolate con destrezza e il vocabolario si arricchisce a ritmi molto veloci. “Foxp2”, il gene addetto alla scioltezza del linguaggio, lavora il 30% in più nelle bambine rispetto ai bambini. Secondo Margaret McCarthy dell’università del Maryland la differenza di funzionamento del gene del linguaggio fra maschi e femmine riguarda solo l’infanzia. Matthias Mehl, psicologo dell’università dell’Arizona, in uno studio compiuto su alcuni studenti non aveva rilevato differenze tra i due sessi circa il linguaggio. Louann Brizendine, neuropsichiatra dell’università della California a San Francisco e autrice di “Il cervello delle donne” aveva detto che “Una donna pronuncia 20mila parole al giorno, un uomo 7mila”, ma in realtà la tesi era supportata da molti dati. McCarthy ha studiato anche i topolini per capire quanto fosse vera questa differenza. In realtà una volta portato il gene alla norma gli squitti erano pari in entrambi i sessi. A dimostrazione che nemmeno la scienza riesce a spiegare bene il perchè di tanto parlare femminile.