di Gianluca Colasanti
IQ. 01/07/2103 – E’ il Brasile padrone di casa ad aggiudicarsi questa Confederations Cup annientando la Spagna con un netto 3 a 0. Al Maracanà la nazionale verdeoro riesce nell’impresa di mettere fine allo strapotere spagnolo con una partita perfetta, fatta di corsa e di grande classe, davanti ad una Roja irriconoscibile che termina la gara in dieci uomini(Pique espulso) e sbaglia anche un calcio di rigore con Ramos.
La Selecao indirizza subito il match con Fred che dopo nemmeno due minuti di gioco è abile ad approfittare di un errore grottesco di Pique ed Arbeloa portando in vantaggio il Brasile che replica ancora a pochi minuti dalla fine della prima frazione di gioco con il solito Neymar . Cala il sipario su questa finale dopo due giri d’orologio dall’inizio della ripresa quando ancora Fred trova il piazzato sul palo lontano che regala la gioia del trionfo al Brasile e mette in guardia in vista del mondiale la Spagna, che perde la sua prima partita ufficiale dopo ben 3 anni. Medaglia di bronzo invece per l’Italia che a Salvador de Bahia batte l’Uruguay grazie ai calci di rigore che sorridono agli azzurri con qualche giorno di ritardo. Gli uomini di Prandelli scendono in campo con parecchie modifiche nello schieramento ed il gioco ne risente in maniera positiva nei primi quarantacinque minuti in cui arriva tra l’altro il vantaggio italiano con Astori che appoggia in rete dopo un disimpegno inguardabile di Muslera. Nella ripresa la Celeste alza il ritmo e, complice la stanchezza degli azzurri, riesce ad essere molto piu’ incisiva trovando il pareggio con Edinson Cavani al tredicesimo. La partita rimane impantanata in una fase di stallo fino alla fine, smossa soltanto da gesti tecnici isolati come al minuto settantatre quando Diamanti trova il primo goal in nazionale con una pennellata su calcio di punizione, subito dopo imitato da Cavani che supera Buffon alla stessa maniera fissando il risultato finale sul 2 a 2. Ancora una volta per gli azzurri sono necessari i tempi supplementari che si trasformeranno, complice anche l’espulsione di Montolivo, in trenta minuti di sofferenza davanti agli attacchi di un Uruguay nettamente più attivo. Nonostante ciò Buffon e compagni tengono bene il campo portando la contesa all’atto finale dei calci di rigore, che si riveleranno amari per l’Uruguay in virtù degli errori di Caceres, Gargano e Forlan. L’Italia al contrario segna quattro rigori su cinque e si aggiudica la finalina dicendo arrivederci al Brasile con ottimi presupposti in vista del prossimo viaggio.