Le forze di sicurezza birmane hanno ucciso 202 persone dall’inizio delle proteste nel Paese contro il colpo di Stato militare dell’1 febbraio scorso: lo ha reso noto l’Associazione per l’assistenza ai prigionieri politici (AAPP), un’organizzazione non profit per la difesa dei diritti umani basata in Thailandia. Ieri, sottolinea la ong, hanno perso la vita almeno due manifestanti.
“Ancora una volta, e con tanta tristezza, sento l’urgenza di evocare la drammatica situazione in Myanmar, dove tante persone, soprattutto giovani, stanno perdendo la vita per offrire speranza”.
Lo ha detto il Papa al termine dell’udienza generale. “Anche io mi inginocchio sulle strade del Myanmar e dico ‘cessi la violenza’ – ha aggiunto Francesco, con riferimento a quanto fatto da religiosi cattolici nel Paese orientale -. Anche io stendo le mie braccia e dico ‘prevalga il dialogo'”. “Il sangue non risolve niente: prevalga il dialogo”, ha ribadito il Pontefice.