“Si è concluso con un nulla di fatto il tavolo regionale per i lavoratori della Fiat di Cassino. A ben 532 di loro non sono stati rinnovati i contratti con un sms dell’azienda che ha comunicato così la fine della loro prestazione lavorativa. Durante l’incontro, cui hanno partecipato le organizzazioni sindacali dei lavoratori del settore della somministrazione e del metalmeccanico e gli assessori al lavoro e allo sviluppo economico della Regione, è stato ribadito tutto l’iter che ha portato alla drammatica situazione, che non riguarda soltanto i 532 lavoratori in questione, ma anche altri 500 di tutto l’indotto FCA del cassinate”.
Così il segretario generale della UilTemp Lazio, Lorenzo Giuliani, dopo l’incontro con gli assessori regionali.
“La Regione – prosegue Giuliani – oltre ad illustrare un piano che porterà al rafforzamento ed innovazione dell’area interessata nel settore dell’automotive, si è assunta l’impegno di aprire fin da subito un’interlocuzione con l’azienda e con le Agenzie per il Lavoro, affinché possa trovarsi una soluzione ad un evidente problema sociale ed eventualmente con il Governo. Si tratta di un primo passo che però immaginiamo abbia dei tempi lunghi, mentre la questione necessita di risposte immediate. Si deve considerare, infatti, che la maggior parte di questi lavoratori potrà ottenere –in base a quelli che sono i requisiti per la NASPI e rispetto al periodo lavorato presso FCA – un ammortizzatore sociale per un periodo massimo di quattro mesi. Per questo – conclude il sindacalista – la Uiltemp Lazio ha già messo a disposizione di tutti questi lavoratori i propri sportelli sindacali presenti sul territorio per la richiesta di un ulteriore ammortizzatore previsto dalla bilateralità del settore della somministrazione, il cosiddetto sostegno al reddito. Rimane il fatto però che anche questa misura rappresenta una “toppa” che deve essere accompagnata da ulteriori strumenti da mettere in campo da tutti i soggetti coinvolti: Regione, FCA e le agenzie interessate”.