Licenziamento lampo per i “furbetti” del cartellino, riduzione delle partecipate, riorganizzazione del Ministero del Lavoro, Piano Strategico del Turismo. Sono queste alcuni dei provvedimenti approvati dal Consiglio dei Ministri che ha detto sì ai decreti della Riforma Madia dando il via libera al il licenziamento lampo per chi striscia il badge senza entrare al lavoro. I provvedimenti per cui è arrivato il semaforo verde sono i correttivi dei testi originari voluti dal Consiglio di Stato in seguito alla sentenza con la quale la Consulta ha bocciato alcune parti delle riforma. Tra le novità principali: -si prevede un maggior termine per esercitare l’azione di risarcimento per i danni di immagine alla P.A., provocati dalle condotte fraudolente punite dal licenziamento. La denuncia al Pubblico Ministero e la segnalazione alla competente Procura regionale della Corte dei Conti avverrà, ora, entro 20 giorni (non più 15) dall’avvio del procedimento. Lo stesso avverrà per il caso in cui la Procura della Corte dei Conti, quando ne ricorrono i presupposti ed entro 150 giorni (non più 120) dalla conclusione della procedura di licenziamento, potrà procedere per danni di immagine della P.A. nei confronti del dipendente licenziato per assenteismo. – si prevede l’obbligo di comunicazione dei provvedimenti disciplinari all’Ispettorato per la funzione pubblica entro 20 giorni dall’adozione. Rinviati, invece, alla prossima settimana i decreti per il riordino della dirigenza medica delle ASL. Per quanto riguarda le società a partecipazione pubblica, le principali novità riguardano: – l’attività di autoproduzione di beni e servizi che deve essere strumentale agli enti pubblici partecipanti o allo svolgimento delle loro funzioni; – sono ammesse le partecipazioni nelle società aventi per oggetto sociale la produzione di energia da fonti rinnovabili. Le Università possono costituire società per la gestione di aziende agricole con funzioni didattiche; Nel caso di partecipazioni regionali, è previsto che l’esclusione, totale o parziale, di singole società dall’ambito di applicazione della disciplina può essere disposta con provvedimento motivato del Presidente della Regione, adottato in ragione di precise finalità pubbliche nel rispetto dei principi di trasparenza e pubblicità. Il Consiglio dei Ministri ha approvato un regolamento che riorganizza il Ministero del Lavoro in seguito all’istituzione dell’Ispettorato nazionale del lavoro e dell’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL). In particolare, il provvedimento determina la dotazione organica residua del Ministero e ridefinisce l’assetto delle strutture di livello dirigenziale generale e le relative funzioni e attribuzioni. Per quanto riguarda l’Amministrazione centrale, si sopprimono due direzioni generali (quelle “per le politiche attive, i servizi per il lavoro e la formazione” e “per l’attività ispettiva”) e dieci posti di funzione dirigenziale non generale, che si riducono quindi da sessanta a cinquanta, rendendo la struttura amministrativa più snella ed efficiente. Inoltre, l’Amministrazione periferica (Direzioni interregionali del lavoro e Direzioni territoriali del lavoro) confluisce interamente nell’Ispettorato. Vengono infine chiariti i compiti e la portata della collocazione funzionale della figura del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, quale struttura inserita all’interno del Segretariato generale. Il Consiglio dei Ministri ha detto sì in via definitiva il Piano Strategico del Turismo 2017-2022, che delinea lo sviluppo del settore nei prossimi sei anni per rilanciare la leadership italiana sul mercato turistico mondiale.