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L’Italia è al mondiale.

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L’Italia al mondiale c’è. Qualche mese fa avremmo pensato ad un miracoloso ripescaggio per Qatar 2022, ma oggi con la coppa sollevata da Messi già da tempo questa affermazione potrebbe apparire anacronistica. Si tratta invece del mondiale di calcio femminile dove, a differenza di quello maschile, la qualificazione alla fase finale è un obiettivo pienamente raggiunto. Come diceva Ligabue “le donne lo sanno da prima quand’è primavera” e a quanto sembra, la primavera del calcio femminile italiano è arrivata in concomitanza con il baratro di quello maschile: sarà la seconda partecipazione consecutiva ai mondiali. Considerando lo straordinario percorso della passata edizione, in Francia nel 2019, il gruppo giunge agli antipodi del mondo con una forza aggiuntiva data dai nuovi innesti -Giulia Dragoni, 16 anni e già sotto contratto del Barcellona- e dalle vecchie glorie – Bonansea, Giacinti, Girelli ecc..- che potranno dare coesione ad una nazionale non inserita tra le favorite.

Le americane vincono il mondiale nel 2019

Francia 2019, un passo indietro

Non era da iscrivere alla lista delle favorite neanche la formazione che si presentò in Francia nel 2019, eppure Bonansea, Girelli e Galli si resero protagoniste di una cavalcata emozionante, terminata solo ai quarti di finale contro l’Olanda della devastante Miedema. A tal proposito, l’Olanda ha superato il Portogallo all’esordio e ora prepara la super sfida contro gli States- la rivincita dell’ultima finale-, tuttavia Vivianne non è potuta partire per l’isola-continente a causa di un grave infortunio al ginocchio. L’Italia si presenta quindi ai nastri di partenza con la mente piuttosto libera dagli obblighi del risultato; nessuno chiede alle ragazze di Bertolini di vincere il titolo e, visto il sorteggio che può essere definito sfortunato, una qualificazione agli ottavi sarà già un risultato prestigioso. Argentina, Sudafrica e Svezia, difficilissimo pensare di superare le scandinave- che hanno comunque dovuto rimontare all’esordio-, con le altre due possiamo e dobbiamo giocarcela. L’Albiceleste è già sconfitta, la prima apparizione azzurra è stata una sofferenza fin dall’inizio tra i dribbling di Banini e le invenzioni delle argentine- sfiorati sia il gol in acrobazia che il gol olimpico-, alla fine dobbiamo ringraziare Cristiana Girelli (unico marcatore)e Francesca Durante (il nostro portiere) per l’1-0 conclusivo. Era importantissimo vincere o comunque partire con il piede giusto: lo scorso anno il disastro all’Europeo ebbe origine proprio dal flop iniziale contro la Francia, una batosta dalla quale le ragazze non si ripresero più.

Cristiana Girelli

Le favorite di Australia-Nuova Zelanda

Chloe Kelly, nel 2022 diede all’Inghilterra e al pubblico di Wembley quel che Mancini tolse ai Tre Leoni: il titolo europeo. Il che significa chiaramente far rientrare le inglesi tra le favorite, mancherà tuttavia Beth Mead, anche lei come Miedema fermata dal crociato. Chi invece ci sarà, con tanta voglia di riscatto è Alexia Putellas: due volte pallone d’oro, e due volte vincitrice della Champions League con il Barcellona. Probabilmente con la sua presenza, l’Europeo 2022 della Spagna sarebbe stato differente, ma l’infortunio al crociato la tagliò fuori dalle convocazioni. Per ora nell’esordio vincente contro Costa Rica è stata chiamata in causa con il contagocce, ma ha le caratteristiche perfette per diventare la donna simbolo del Mondiale. Gli infortuni sembrano aver lanciato una maledizione su questa edizione perché tra le assenze si annoverano anche le francesi Katoto e Cascarino e quindi le transalpine perdono molte delle loro ambizioni (partenza complicata contro la Giamaica 0-0). Attenzione però ad Hervè Renard, allenatore mago delle sorprese, Leo Messi ne sa qualcosa per quanto accaduto in Qatar contro l’Arabia.

Marta

Sarà il mondiale dei saluti, molto probabilmente, per tre icone del calcio femminile. Il Canada campione olimpico chiederà un ultimo capolavoro al suo simbolo Christine Sinclair; leggenda del calcio della foglia d’acero e bandiera dei Portland Thorns campioni d’America. Nell’esordio a Melbourne contro la Nigeria di Oshoala ha sbagliato un rigore, non l’avvio che si aspttava. Il Brasile insegue da tempo la gloria che spetta di diritto ai verdeoro maschili e al livello di organico non hanno nulla da invidiare alla Selecao: anche le ragazze hanno il loro Neymar, si tratta di Marta Vieira da Silva alla sesta partecipazione al torneo. A caccia del terzo titolo consecutivo gli Stati Uniti ringrazieranno un’ultima volta Megan Rapinoe. La colonna portante della comunità mondiale LGBTQI+ ha annunciato il ritiro al termine della stagione. Viaggia in compagnia di talenti sconfinati nella rappresentativa a stelle e strisce con Alex Morgan e Sophia Smith, che son certamente in grado di spostare l’ago della bilancia in una competizione come il Mondiale.

Inghilterra campione d’Europa nel 2022

Norvegia, Germania, Svezia dovranno giocarsi le loro carte migliori per approfittare del primo passo falso degli USA o dell’Inghilterra. La sorpresa è sempre pronta ad emergere dal nulla e chissà che l’Australia non possa ricoprire tale ruolo trascinata dal pubblico di casa e da Sam Kerr. Bisogna immaginare l’Italia come se fosse una variante impazzita ed indecifrabile, pronta a far saltare i pronostici giocando qualche scherzo magari anche alle più accreditate. In caso di passaggio agli ottavi, molto probabilmente si troverà contro gli USA o cercherà la rivincita contro l’Olanda. Difficile e forse impossibile, intanto la prima partita è una vittoria, nella migliore delle ipotesi ne mancano sei.

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