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Los Roques, la rotta maledetta

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vittorio_missoni_Los Roques  di Stefania Paradiso

A Los Roques è di nuovo tragedia e mistero. Ancora nessuna notizia sui quattro italiani dispersi, tra i quali vi è anche Vittorio Missoni. Un breve tragitto, circa 140 chilometri, ha visto scomparire dai radar un piccolo aereo mentre viaggiava  dall’arcipelago di Los Roques all’aeroporto Simon Bolivar di Maiquetia, lo scalo della capitale Caracas.

Le ricerche sono iniziate da subito ma non si ha nessuna buona notizia in merito ai dispersi. Non si sa se sia una fatalità, un caso o il disegno di progetti ben precisi, fatto sta che cinque anni fa, sempre il 4 gennaio, un bimotore che viaggiava sulla stessa tratta scomparì con 18 persone a bordo, tra cui otto italiani. Non furono mai ritrovati né i resti dell’aereo né i corpi delle persone a bordo, ad esclusione di quello del copilota che fu recuperato in alto mare. Ed è di questi giorni la notizia  che forse quell’aereo non precipitò mai: in un servizio pubblicato da Oggi, si fa l’ipotesi di un dirottamento dai narcos colombiani; tesi supportata dal fatto che a bordo, secondo le registrazioni della scatola nera, c’erano 4 persone in più di quelle dichiarate, presumibilmente i dirottatori. Il ministro degli esteri Giulio Terzi continua a seguire personalmente la vicenda e ha chiesto al governo venezuelano “massimo impegno” nelle operazioni. Anche l’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (ANSV) è in contatto con le autorità del luogo e pronta ad intervenire. “Qualora dalle operazione di ricerca emergesse che l’evento sia configurabile come incidente – ha sottolineato il presidente Bruno Franchi – l’ANSV ha già un proprio investigatore allertato pronto a partire per il Venezuela per partecipare, nei limiti consentiti dall’ordinamento internazionale, all’inchiesta di sicurezza dell’autorità investigativa venezuelana”.

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