A CURA DEL SERVIZIO POLITICHE TERRITORIALI DELLA UIL
ARRIVA LA STANGATA DELLA TARES (TASSA RIFIUTI E SERVIZI): 305 EURO MEDI A FAMIGLIA, CON UN AUMENTO DEL 35,4% (80 EURO MEDI A FAMIGLIA)
LO STATO INCASSA 9,9 MILIARDI DI EURO, 2,3 MILIARDI DI EURO IN PIU’(IL 30,3%)
PER IL 2013: 89 SU 90 CITTA’ CAPOLUOGO AUMENTANO LA TASSA
E SOLO 1 LA DIMINUISCE
A PESCARA AUMENTI MEDI DEL 140,9%; A TRAPANI E REGGIO CALABRIA DEL 121%
REGGIO CALABRIA LA CITTA’ DOVE SI PAGA DI PIU’ (531 EURO MEDI); A CAGLIARI 519 EURO; A CATANIA 503 EURO; A TRAPANI 502 EURO; A GROSSETO 486 EURO
TRA LE CITTA’ CAPOLUGO DI REGIONE A NAPOLI LA TARES COSTA
428 EURO MEDI; A PERUGIA 354 EURO; A MILANO 348 EURO; VENEZIA 347 EURO;
A ROMA 335 EURO; A TORINO 332 EURO
LOY: LA TARES (TASSA CHE APPARE E SCOMPARE) COSTA PIU’ DELL’IMU SULLA PRIMA CASA. TRA AUMENTI DELLA TARES ABBINATI A QUELLI DELLE ADDIZIONALI IRPEF NON CI SARANNO BENEFICI DALL’ABOLIZIONE DELL’IMU
In arrivo un’amara sorpresa per le famiglie italiane: la stangata della TARES (Tassa Rifiuti e Servizi) peserà 305 euro medi a famiglia con un aumento del 35,4% (80 euro), rispetto al 2012, quando per la vecchia TARSU/TIA si pagarono 225 euro medi.
Il tutto è dovuto, spiega Guglielmo Loy – Segretario Confederale UIL, al “combinato disposto” dell’obbligo di copertura integrale del costo per lo smaltimento dei rifiuti, a cui è imputabile l’aumento di 56 euro sugli 80 euro complessivi. Gli altri 24 euro, invece, derivano dalla “componente servizi”, la vera novità di quest’anno, che vale 30 centesimi al mq. di addizionale per i servizi indivisibili dei Comuni, incassata, però, dallo Stato con la rata di Dicembre e che verrà sostituita il prossimo anno con la TASI (tassa Servizi).
Quest’anno la TARES, secondo una nostra proiezione, commenta Loy, porterà nelle casse pubbliche 9,9 miliardi di euro a fronte dei 7,6 miliardi di euro dello scorso anno, con un incremento di 2,3 miliardi di euro (il 30,3%), di cui 1,2 miliardi di euro per pagare i servizi indivisibili dei Comuni (addizionale di 30 centesimi al mq.).
Ad oggi, con i dati in nostro possesso e relativi alle 90 città che hanno pubblicato le tariffe della TARES sui siti internet dei Comuni, 89 di esse hanno messo in campo aumenti rispetto allo scorso anno, mentre soltanto in 1 Città (Varese), ha diminuito la tassa del 2,9%.
Sono questi i risultati di un’indagine fatta dalla UIL – Servizio Politiche Territoriali, che ha riguardato i capoluoghi di provincia.
Il campione, per il quale sono stati calcolati gli importi della TARES, si riferisce alle utenze domestiche di una famiglia con 4 componenti e appartamento di 80 mq., compreso il tributo provinciale ambientale (dall’1% al 5%) e i 30 centesimi al mq. di addizionale per la parte servizi.
TARES: GLI AUMENTI PERCENTUALI PIU’ ALTI
Analizzando i dati degli aumenti percentuali più alti, rispetto al 2012, commenta Loy, spiccano i dati di Pescara (più 140,9%); Trapani (più 121,6%); Reggio Calabria (più 121,1%); Cagliari (più 113,9%); Catanzaro (più 106,2%).
TARES: GLI AUMENTI IN EURO PIU’ ALTI
Se si analizzano i dati degli aumenti più alti in euro, rispetto al 2012, continua Loy, colpisce il dato di Reggio Calabria con un aumento medio, rispetto allo scorso anno, di 291 euro; seguono Cagliari con 276 euro; Trapani con 276 euro; Grosseto con 244 euro; Nuoro con 214 euro.
TARES: LE CITTA’ CAPOLUOGO DI REGIONE
Cosa succede nelle grandi Città capoluogo di Regione del campione?
E’ Cagliari con 519 euro medi a famiglia la città più cara; seguita da Napoli dove la TARES quest’anno peserà mediamente 485 euro, con un aumento del 13,3% rispetto al 2012 (57 euro); a Perugia si pagheranno 354 euro medi, con un aumento del 21,1% (62 euro); a Milano 348 euro, con un aumento del 37,5% (95 euro); a Venezia 347 euro, con un aumento del 6,7% (22 euro); a Roma 335 euro, con un aumento del 7,7% (24 euro), dovuto solo per la parte dei 30 centesimi al mq.; a Torino 332 euro, con un aumento del 54,4% (117 euro); a Genova 321 euro, con un aumento del 49,9% (107 euro); a Palermo 315 euro, con un aumento del 49,9% (105 euro); a Bari 302 euro, con un aumento del 20,1% (51 euro)…