il direttore dell’Agenzia ha delineato un nuovo sistema fiscale, basato su prelievi mensili calcolati direttamente dall’AE e che il contribuente deve solo autorizzare. In questo modo si ridurrebbero il numero di adempimenti fiscali annuali di ogni azienda o partita IVA e si eliminerebbe il sistema basato sui saldi e sugli acconti.
Nello specifico, Ruffini propone di automatizzare – e modernizzare, sotto molteplici punti di vista – il sistema fiscale delle partite IVA e delle imprese, ribaltando il paradigma su cui oggi si basa il sistema fiscale italiano. Attualmente, i titolari di una partita IVA, coadiuvati dai loro consulenti fiscali, devono calcolare le imposte non solo per l’anno in corso, ma anche per l’anno successivo, pagando il saldo delle tasse per l’anno in corso e l’acconto per quello successivo. Un sistema che, giocoforza, genera crediti o debiti da saldare nel corso dell’anno successivo.
Ruffini, invece, ritiene che debba essere l’Agenzia delle Entrate – Riscossione a calcolare l’ammontare delle tasse da pagare su base mensile (o trimestrale, al massimo), e comunicare l’ammontare al contribuente. Quest’ultimo non dovrà far altro che accettare l’addebito sul conto corrente, verificando che tutti i conteggi dell’Agenzia siano corretti.