Simona Quadarella quando vince sembra non voler mai festeggiare da sola. Il giorno dei 1500 stile libero ai mondiali di nuoto a Doha pochi attimo dopo il suo successo arrivò anche quello iridato di Lisa Vittozzi, nel biathlon iridato di Nove Mesto, Repubblica Ceca. Oggi la nuotatrice romana ha replicato, ha vinto l’oro che le mancava, ma se il suo successo precedente era stato d’ispirazione per Lisa per far suonare l’inno di Mameli, quello negli 800 stile arriva dopo un’altra doppia gloria italiana. Sempre sulle nevi, sempre con gli sci ai piedi, ma in questo caso quelli da discesa, a vincere è stata Marta Bassino, il “cerbiatto della montagna”.
Settimana d’Oro dello sport italiano
Si fa presto a pensare alla canzone di Max Pezzali, “Gli anni d’Oro”, ma quella che stiamo vivendo è proprio una settimana d’oro nella quale Simona è l’indiscussa padrona. Due titoli mondiali non erano immaginabili e in questa seconda parte di febbraio è lei il volto dello sport italiano, anche se Sinner -da lunedì terzo al mondo nel tennis- dovesse vincere il torneo di Rotterdam (giocherà la finale contro De Minaur). Se la vittoria nei 1500 era quasi un obbligo per la romana, gli 800 sono stati quasi una sorpresa, la nuotatrice si è tolta lo sfizio di vincere anche sulla distanza che le mancava. Sono tempi diversi rispetto il 2018, quando agli europei di Glasgow completava la prima tripletta del mezzofondo; è cambiato il mondo, del nuoto e non solo, da quando nel 2021 replicava il trittico di successi a Budapest. La battuta d’arresto di Simona sembrava dietro l’angolo con le delusioni giapponesi di Tokyo (quinta nei 1500 e terza negli 800) e l’argento di Fukuoka (mondiali 2023) non era la giusta consolazione. Certo, di mezzo c’è stata la conferma continentale nella sua Roma, tuttavia, il ritorno ai vertici mondiali mancava e rischiava di diventare un miraggio considerando le prestazioni inarrivabili di Katy Ledecky. A Doha senza la dominatrice delle acque americana l’azzurra si è confermata la prima delle umane, con una prova di forza nei 1500 e un duello tra i più emozionanti degli ultimi anni negli 800. Il successo arriva per soli 9 centesimi su Isabel Gose; nel giorno della doppietta tricolore nella discesa sulle nevi di Kvitfjell (Bassino-Brignone) Simo ritocca il suo palmares come meglio non poteva; a Doha è l’atleta simbolo del nuoto italiano.