IL MONDO NEL 2018. OPPORTUNITA’ E RISCHI – ISPI e Intesa SanPaolo in Assolombarda – IEA informa 18 gennaio 2018
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Incontro in Assolombarda promosso da ISPI e Intesa SanPaolo
IL MONDO NEL 2018. OPPORTUNITA’ E RISCHI
Investire in infrastrutture
“Nel 2018 l’evento decisivo per l’Italia e le sue imprese non è il risultato delle nostre elezioni politiche, ma la possibilità della Germania di formare presto il nuovo governo dando l’avvio alle urgenti riforme dell’Unione. Infatti, in previsione di un 2019 di “stasi” per via delle elezioni europee, non possiamo permetterci di restare fermi due anni. E smettiamola di lamentarci di essere il Calimero del Continente per cui incolpiamo l’Europa per tutto quello che non va. Non c’è mai stato un Paese con tanti esponenti ai vertici dell’Unione come oggil’Italia: presidenza del parlamento, Bce, Alto rappresentante per la politica estera. Possiamo pesare parecchio”.
Lo ha detto Enrico Letta, ex premier ed oggi direttore della Scuola di affari internazionali di Parigi concludendo in Assolombarda l’ Incontro “Il Mondo nel 2018: opportunità e rischi per le imprese italiane”, promosso da ISPI e Intesa Sanpaolo, in collaborazione con Assolombarda e SACE SIMEST che ha tratto spunto anche dalla pubblicazione del Dossier di fine anno ISPI dal titolo “Il mondo che verrà: 10 domande per il 2018″. In precedenza erano intervenuti Carlo Bonomi, presidente Assolombarda; Paolo Magri, vice presidente esecutivo e direttore ISPI; Francesco Daveri, professore SDA Bocconi; Beniamino Quintieri, presidente Sace; Marco Alverà, amministratore delegato Snam; Pietro Modiano, presidente SEA; Claudio Marenzi, presidente Confindustria Moda e Sistema Moda Italia; Pietro Salini, amministratore delegato Salini Impregilo; Giampiero Massolo, Presidente ISPI e Fincantieri.
“Gli scenari globali in cui le imprese operano sono sempre più complessi e incerti. Per di più, il mondo è sempre più interconnesso: aumentano le opportunità, ma aumentano anche i rischi” ha detto Bonomi. “Si è appena chiuso un 2017 di risultati molto positivi. Un aumento degli investimenti privati quasi pari al 30% rispetto al picco negativo della crisi, un export in aumento sui base annua dell’8%,che ha raggiunto 450 miliardi di euro. Il nostro territorio ha fatto ancora meglio, con una produzione manifatturiera che in Lombardia nei primi nove mesi del 2017 ha registrato una crescita pari a due volte e mezza (+3,2%) quella del 2016 (1,3%), performance superiore all’Italia (+2,7%). E anche in termini di PIL, nell’ultimo triennio la nostra crescita è stata superiore di oltre un punto percentuale rispetto all’Italia. Eppure, anche nel nostro territorio avvertiamo segnali di incertezza sul prossimo futuro, sia per le vicende interne (elezioni) che internazionali”.
Secondo un atlante “meteo-geopolitico” elaborato da Ispi, sul mondo oggi predomina la nebbia dell’incertezza: dall’America di Trump alla Russia di Putin mentre il sole sulla Cina è offuscato dai problemi nel Mar Cinese meridionale; temporali fortissimi in Medio Oriente, in Nord Africa e in Nord Corea. Tra i principali problemi di casa nostra: scarsità di rotte aeree a lungo raggio (tre in Italia contro il centinaio della Germania), il costo dell’energia (in Europa il gas costa oltre due volte più che in America), investimenti nelle infrastrutture fermi al 2% del Pil. L’export, da solo, non può supportare l’economia del Paese.